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FILM

Tetro dramma investigativo svedese, sulla scia dei successi di Stieg Larsson tradotti per il grande schermo, il film di Lassle Hallstrom mette in scena un detective non troppo affascinante, coaudiuvato un medico dalle doti paranormali per risolvere un caso (poco) spinoso. Il colpevole è dietro l'angolo, ma se ne accorge solo lo spettatore


di Marinella Doriguzzi Bozzo

E dire che i nefasti indizi erano già tutti presenti: l'omonimo libro di Alexander e Alexandra Andhoril (pseudonimo Lars Kepler - due al prezzo di uno) strombazzatissimo come molti banali titoli nordici e abbandonato dopo le prime 20 pagine per l'insulsa tetraggine della scrittura; il regista Hallstrom, ricordato in particolare per due film abbastanza stucchevoli (Le regole della casa del sidro e Chocolat); la partecipazione di attori totalmente privi di quel minimo di glamour che spesso aiuta a digerire cine-polpette anche mediocri...   Invece, proprio come tutti gli sven
12 Aprile 2013

LIBRI - NARRATIVA

L'Italia dell'immediato dopoguerra, quella dei telefoni bianchi, è lo sfondo per la vita dickensiana della figlia di una delle tante famiglie di senza-speranza. Sette diavoli è l'ultimo romanzo di uno dei più interessanti scrittori italiani, protagonista di un progressivo percorso di scarnificazione dello stile, per arrivare all'essenziale


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Come ricorda Roberto Calasso ne L'impronta dell'editore (Adelphi, 2013) gli antichi greci usavano il termine ecfrasi per indicare quel procedimento retorico che consiste nel tradurre in parole le immagini dell'arte. Sicché la scelta della copertina di ogni libro diventa, più o meno consapevolmente, l'applicazione inversa di tale pratica. Nell'ultimo romanzo di Marco Archetti la Silvana Mangano di Riso amaro (1949) guarda il lettore da lontano con una provocante smorfia di sfida, mentre l'incombere del seno in primissimo piano sembra un baluardo che insieme lusing
10 Aprile 2013

FILM

Come un tuono è un film sintomatico di una sindrome sempre più diffusa nelle sale internazionali. Lo stesso regista Derek Cianfrance, già dietro alle malinconie di Blue Valentine, sembra perdere interesse nella storia dello stuntman da Luna Park neopadre (Ryan Gosling) e finire per concentrarsi sui particolari


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Ufficialmente, le guardie e i ladri sono da sempre obbligati a contrapporsi, e per farlo devono essere analoghi e speculari, altrimenti il gioco non potrebbe continuare. Ufficiosamente, capita talvolta che i rispettivi figli si mettano di mezzo e le regole saltino, la chitarra stoni, il soufflé si afflosci, la ballerina si sfranga le rotule proprio nel passaggio più aereo.   Diviso in tre parti - mentre ne sarebbero bastate due - il film gioca d'audacia e affida alla sequenzialità temporale l'antitesi tradizionalmente sincronica o parallela tra buoni e
05 Aprile 2013

FILM

Quasi una sit-com all'interno della cabina di pilotaggio di un aereo. Tutto è palesemente finto e artefatto ne Gli amanti passeggeri, l'ultima fatica di un regista "di nome" che non ha più tabù da infrangere ma non riesce comunque a liberarsi delle proprie ossessioni


di Marinella Doriguzzi Bozzo

C'era una volta un raffinato critico nonché autore di grandi romanzi, di cui venne pubblicata postuma nel 1972 una raccolta di racconti intitolati La vita che verrà - titolo a doppio senso, identificabile con vita "a venire": guazzabuglio letterariamente penoso di pensieri repressi in cui qualsiasi afflato artistico era sacrificato al bisogno di mettere su carta e di ri-contemplare quanto l'azione non osava compiere. Inutilmente il lettore avrebbe potuto cercare o ritrovare la penna di E.M. Forster.    C'era, un'altra volta, un piccolo parroco degli anni
22 Marzo 2013

FILM

Non ha più lo stesso fascino "rapace" il personaggio interpretato da Richard Gere ne La Frode. Un po' perché alle nefandezze dei grandi finanzieri ormai siamo abituati e un po' perché il regista Nicholas Jarecki abbandona presto l'interesse per il mondo del business per ricucire attorno al suo protagonista il solito, vecchio costume da "American Gigolò"...


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Prima o poi arriva l'età in cui è necessario scegliere se crescere o invecchiare; solo che invecchiare è più facile e non sono i capelli bianchi a rendere stagionati, sono gli anni: Richard Gere ha una candida chioma invidiabile, si muove ancora con quel modo di camminare curiosamente concentrato intorno alle spalle che lo ha reso per sempre elegante a partire da American gigolò (1980) ma gli occhi sono due fessure berlusconiane, e il naso in crescita libera gli ombreggia l'intero volto, senza aumentarne l'intensità espressiva. La sua presenza
15 Marzo 2013

FILM

Il nuovo film diretto da David O' Russell è una storia d'amore tra "mentalmente diversi", circondati da contingenze e compagnie che rendono difficile coltivare le relazioni regolari. Buon artigianato ma non ancora grande arte, per una pellicola che ha il merito di aver donato un meritato Oscar a Jennifer Lawrence    


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Almeno tre plausibili ragioni per non scartare la visione di questo film: compensare l'introvabile risvolto favorevole di questo nostro momento storico, perché la speranza è un rischio molto umano che bisogna comunque correre, nonostante i suoi costi; delibare la forza temperamentale della bella Jennifer Lawrence, già evidente a partire da Un gelido inverno (2010, recensito qui) nonchè premio Oscar 2013 come migliore attrice protagonista; constatare come una tradizionale storia d'amore possa essere tecnicamente riscritta con garbo non stucchevole,
08 Marzo 2013

FILM

Joe Wright, regista avvezzo a grandi pellicole in costume, tenta la carta pericolosa del grande classico. Il capolavoro di Tolstoj rimesso in scena con Keira Knightley nei panni dell'eroina: si gioca tutto sulla forza iconica dei personaggi, in spregio alla verosimiglianza filologica. Eppure funziona...


di Marinella Doriguzzi Bozzo

L'affascinante Keira Knightley s'infila una boccettina di profumo Chanel nel reggiseno che non porta per mancanza di appigli e fugge su una rombante moto mollando a bocca asciutta quello scipito burattino di Vronsky: gli amori fatali si possono evitare, invece ce li cantiamo e ce li suoniamo, proiettando su ignari e talora improbabili oggetti gran parte dei nostri desideri consci e inconsci.   Vendicata la poveretta una volta per tutte con un'indebita crasi fra fiction del passato e pubblicità del presente, ci apprestiamo guardinghi alla visione di un mostro della classicit&a
22 Febbraio 2013

FILM

In Viva la Libertà Toni Servillo si sdoppia: è il leader "latitante" di un partito favorito alle elezioni, ed è il suo gemello con problemi psichici. Recuperato dall'assistente personale (Valerio Mastandrea) del primo per rimpiazzare il fratello, finisce per cambiare davvero le cose. Una riflessione politico-esistenziale alla vigilia delle elezioni


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Questo è un film che sollecita contemporaneamente due facoltà opposte: la memoria e l'oblio. Per quanto concerne la memoria, i filoni si sdoppiano e si ritorna da un lato al film Il portaborse di Daniele Lucchetti (1991) che re-inaugurava il filone politico-civile poi portato avanti da Nanni Moretti con il Caimano (2006). Entrambi profetici per difetto, con l'allora onorevole Giulio Di Donato appostato nottetempo fra i velluti rossi delle poltrone per vedere il primo e dare immantinente fiato a tutto lo sdegnato orgoglio socialista, liquefatto pochi mesi dopo dallo scandalo
15 Febbraio 2013

FILM

L'operazione è di quelle ad alto rischio: riempire il vuoto d'immaginario degli USA e del mondo intero intorno all'uccisione dell'ultimo dei suoi Nemici Pubblici. Se ne fa carico Kathryn Bigelow, la regista di The Hurt Locker, rattoppando dati e fiction in Zero Dark Thirty, che nel campo minato di una situazione scottante si muove con circospezione


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Della cattura e della morte di Saddam Hussein sembra di sapere tutto sia per le immagini del suo ritrovamento in una buca -i denti frugati, i peli scarmigliati e stinti - sia per il video della sua esecuzione - il cappio al collo, la botola che si apre. Della cattura e della morte di Osama Bin Laden sembra viceversa di non sapere niente perchè tutto è stato affidato alla parola ufficiale, se si eccettuano gli esterni di una casa di cemento grezzo, sorta di rudimentale ricovero per pollame predestinato.   Un altro pezzo di Storia americana che, come il film su Lincoln (vedi
11 Febbraio 2013

FILM

Giocare con le epoche non è facile, come dimostrano libri e film di fantascienza (tanti falliti, pochi riusciti). Ma Rian Johnson realizza un thriller emozionante a cavallo tra il 2044 e il 2070. Anche grazie (o nonostante?) le facce da criminali di Joseph Gordon-Levitt e Bruce Willis


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Guai a cercare sul vocabolario, perché alla parola looper compare come  traduzione "bruco misuratore"; ma cos'è un bruco misuratore? Un looper. Ricominciamo: il looper è una specie di ronin del futuro, che a sua volta è un ex samurai operante su commissione, naturalmente non in ambito filantropico. Stabilito un pur labile nesso fra epoche diverse, menzionati sia Philip K. Dick (che nei soggetti fantascientifici non guasta mai) sia Terminator (1984) e fatta quindi con poca spesa la nostra doverosa figura professionale, godiamoci questo film interessant
01 Febbraio 2013

FILM

Il Presidente che abolì la schiavitù raccontato da Steven Spielberg e interpretato da Daniel Day Lewis. La figura del padre della patria viene divisa tra sfera pubblica e quella privata, in una quasi agiografia dove, più che l'afflato epico, possono i dialoghi. Una riflessione sulle grandi personalità americane che strizza l'occhio al presente


di Marinella Doriguzzi Bozzo

La Storia ha un grande pregio, sotto il profilo dell'intrattenimento: si può inventare, o meglio, reinventare esattamente come la fiction. Il segreto è giocare di plausibile astuzia negli interstizi del "vero documentato", tanto anche i testimoni diretti dell'epoca, se fossero ancora vivi, esporrebbero interpretazioni diverse, magari clamorosamente contrastanti. L'importante è essere avvincenti, credibili all'interno di una lettura data, drammatici quel tanto che consente di sorvolare sulla quotidianità per concentrarsi sugli avvenimenti salienti, e poi v
25 Gennaio 2013

FILM

Sparky è il nome del cagnolino del piccolo e ingegnoso Victor Frankenstein, morto in un incidente stradale. Il ragazzino non si rassegna alla sfortuna e decide di riportarlo in vita. Frankenweenie riprende un abbozzo di più di trent'anni fa ed è poesia burtoniana pura


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Un premio cino-cinefilo immediato a chi indovina i titoli dei film ingentiliti rispettivamente da Asta, Edward, Idefix, Bullseye, Fang, Frank, Milou, Uggie... Perché di cani e cagnetti irresistibili il cinema pullula, per non parlare dei blasonatissimi Rin Tin Tin, Lassie, Beethoven, Balto, Achiko, Marley che si sono autointitolati direttamente le pellicole, un po' come Monti il suo simbolo elettorale. Infatti i cani - secondo Lord Byron - "possiedono tutte le virtù degli uomini senza i loro vizi", ed è quindi logico goderne la compagnia e piangerne la dipart
22 Gennaio 2013

FILM

Per mano di quell'appassionato cultore di spaghetti western e dintorni che è Tarantino torna l'eroe inventato da Sergio Corbucci negli anni '60. In Django unchained ha il volto di Jamie Foxx, e la storia di uno schiavo nero poco prima della guerra di secessione. Film divertente ma la regia sembra meno "libera"


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Una distesa di pietre come onde desolate ad anticipare tumulto, aridità, dolore; sovraimpressi enfaticamente, i titoli di testa di un vecchio colore rosso che non si usa più. Intanto la smagliante colonna sonora irrompe con la musica di Luis Bacalov e Rocky Roberts, il corpo si arrotonda nella poltrona per assaporare al meglio lo spettacolo, e via con l'epopea.   Ma chi è Django (con la d muta, secondo la chiosa dello stesso intestatario dell'appellativo)? In realtà sono molti, come i film girati sul finire degli anni sessanta, il cui interesse preminente
18 Gennaio 2013

FILM

Tornano i fratelli autori di Matrix - che per l'esattezza, ora, sono un fratello e una sorella - in collaborazione con Tom Twyker. Il loro Cloud Atlas è lungo tre ore, è stato girato in quattro paesi diversi e intreccia storie distanti nello spazio e nel tempo, interpretate sempre dagli stessi personaggi. Il risultato? Indigesto. 


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Chi ha almeno qualche mese in più di tredici anni (classe d'età a cui questa mappazza sembrerebbe destinata) ricorderà senz'altro un breve periodo culinario degli anni 80 in cui, sotto la poetica ma mistificante promessa di "menù mari e monti", venivano abborracciati e assassinati gli ingredienti più antitetici, giusto per innovare e fare tendenza. Mentre tutti gli innocenti di ogni epoca sono viceversa stati fatti prigionieri da interminabili banchetti di nozze, con gran sudare di fuochi nelle cucine e plurimo serpeggiare di alcolici fra gli
14 Gennaio 2013

LIBRI - NARRATIVA

La vincitrice del premio Pulitzer per Il tempo è un bastardo aveva già scritto un romanzo un decennio prima che ora Minimum Fax traduce in italiano. La storia delle due Charlotte di Guardami fa intravedere, tra qualche incertezza, la grandezza di una narratrice ancora "in costruzione"


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Con Il tempo è un bastardo (premio Pulitzer 2011) Jennifer Egan ha certamente scritto uno dei libri più importanti dello scorso anno: affresco, pastiche, cubo di Rubik in cui ogni racconto rappresenta un frammento, una tessera a se stante, ruotante nel contempo intorno alle connessioni di un nucleo preciso quanto sfuggente. Guardami (2001), tradotto benissimo e pubblicato di recente da Minimum fax sulla scia del successo mondiale del primo, lo precede in realtà di dieci anni, e in un certo senso lo si avverte.   L'organizzazione della trama è quasi altrettanto
11 Gennaio 2013