Il nuovo film diretto da David O' Russell è una storia d'amore tra "mentalmente diversi", circondati da contingenze e compagnie che rendono difficile coltivare le relazioni regolari. Buon artigianato ma non ancora grande arte, per una pellicola che ha il merito di aver donato un meritato Oscar a Jennifer Lawrence
di Marinella Doriguzzi Bozzo
Almeno tre plausibili ragioni per non scartare la visione di questo film: compensare l'introvabile risvolto favorevole di questo nostro momento storico, perché la speranza è un rischio molto umano che bisogna comunque correre, nonostante i suoi costi; delibare la forza temperamentale della bella Jennifer Lawrence, già evidente a partire da Un gelido inverno (2010, recensito qui) nonchè premio Oscar 2013 come migliore attrice protagonista; constatare come una tradizionale storia d'amore possa essere tecnicamente riscritta con garbo non stucchevole,
La protagonista del film di Debra Granick si occupa di due fratellini indifesi e di una madre catatonica, in una comunità abbrutita che vive dello spaccio di droga tra i boschi del Missouri. Costretta a mettersi sulle tracce del padre scomparso per evitare il pignoramento di casa e terreno, passa attraverso una serie di prove pulp
di Marinella Doriguzzi Bozzo
Oggi non ci sono più i riti di iniziazione sociale, durante i quali i consorzi umani di riferimento ammettevano i giovani alla vita adulta (quasi sempre maschi, che per le femmine si sa dove si andava a parare) conferendo loro pieni diritti e doveri. Era sopravvissuta forse l'esperienza del servizio militare; rimane un addomesticato esame di maturità ambosessi, con quel che ne consegue di positivo e negativo. Non così in questo film, dolorosamente sperduto dalle parti del Missouri, in una boscaglia delimitata come una coperta sdrucita dall’uso. Che &egra