Giocare con le epoche non è facile, come dimostrano libri e film di fantascienza (tanti falliti, pochi riusciti). Ma Rian Johnson realizza un thriller emozionante a cavallo tra il 2044 e il 2070. Anche grazie (o nonostante?) le facce da criminali di Joseph Gordon-Levitt e Bruce Willis
di Marinella Doriguzzi Bozzo
Guai a cercare sul vocabolario, perché alla parola looper compare come traduzione "bruco misuratore"; ma cos'è un bruco misuratore? Un looper. Ricominciamo: il looper è una specie di ronin del futuro, che a sua volta è un ex samurai operante su commissione, naturalmente non in ambito filantropico. Stabilito un pur labile nesso fra epoche diverse, menzionati sia Philip K. Dick (che nei soggetti fantascientifici non guasta mai) sia Terminator (1984) e fatta quindi con poca spesa la nostra doverosa figura professionale, godiamoci questo film interessant
Torna il cantore della (pre)adolescenza del cinema indipendente americano. Due dodicenni soli in Moonrise Kingdom scappano insieme, inseguiti da scout e famigliari. Temi e volti ricorrenti della cinematografia andersoniana hanno un po' di magia in meno, in una sceneggiatura studiata fin troppo a tavolino
di Marinella Doriguzzi Bozzo
"La poesia non deve necessariamente fare rima, ma deve essere creativa" comunica lui dodicenne a lei dodicenne. Peccato che Wes Anderson (specialista in famiglie bizzarre e in personaggi borderline) di rime cerchi di azzeccarne fin troppe,e alla luce di una inventività talmente intellettualizzata da perdere per strada la sua freschezza emotiva. L'ambientazione che già tanti accordi armoniosi aggiungeva a i Tenenbaum (2001) anche qui è a tratti magnifica, e prova con successo a coniugare gli spaccati verticali tipici delle case di bambole con una sorta