Requisitoria generale sui comportamenti e sulle responsabilità degli italiani nel recentissimo passato. E' una tesi di laurea per il giovane protagonista Italo Tramontana e un romanzo per l'altrettanto giovane scrittore Paolo Di Paolo, intitolato appunto Dove eravate tutti. Un tentativo di 'autopsia' a corpo ancora caldo
di Matteo Di Gesù
D'accordo, sarà pure legittimo utilizzare il romanzo di Paolo Di Paolo, Dove eravate tutti per aggiornare il mortifero dibattito sull'inadeguatezza del romanzo italiano contemporaneo a raccontare i tempi che sono toccati in sorte alla nazione tutta (“vuole mettere gli americani, signora mia? Quelli sì che sono capaci”); sarà pur lecito squadernare il solito repertorio kulturcritiko-retorico fatto di risentimenti e scoraggiamenti, di idiosincrasie e malinconie (“ah, non ci sono più i romanzieri italiani di una volta, signora mia. E quanto ci ma
di Faina
L'autore de Il tempo materiale torna in libreria con Spaesamento: tre giorni di fine agosto tra Mondello e piazza Politeama. Per comprendere gli abissi della città e dell'Italia di Berlusconi, con una scrittura precisa come un bisturi
di Matteo Di Gesù
Con la cinepresa sui luoghi devastati dal terremoto, Sabina Guzzanti accantona i toni chiassosi della partigianeria e impara a farsi da parte. Il suo film pone interrogativi che, risentiti alla luce di certe recenti dichiarazioni, si tingono di un'attualità sempre più inquietante
di Marinella Doriguzzi Bozzo
Ci siamo chiesti per qualche giorno se andare a vedere questo documentario-inchiesta. E poi, ci siamo anche domandati se, dopo averlo visto, avremmo avuto la voglia o la fermezza di recensirlo. Perché, leggendo i giornali, sapevamo che in qualche modo avremmo trovato, compattato in un'impermeabile evidenza, quello che lo stillicidio quotidiano ci aiuta, se non ad assorbire, ad accantonare come un dovere rimandabile, e poi a dimenticare in una autogiustificazione di impotenza. Perché ci imbarazzano le requisitorie, per quanto sacrosante, ad una sola via o dimensione, nonostante un
Analisi musical-politica di Meno male che Silvio c'è
di Massimo Balducci
Il premier non pronuncia la parola "crisi" per salvare il paese dalla recessione. Le Usl sono diventate "Aziende" e i presidi si chiamano "dirigenti": così sanità e scuola sono molto più efficienti. In questi casi, ma sono solo alcuni esempi, per cambiare la realtà si cambiano le denominazioni. Certo, è soltanto un trucco. Ma quasi sempre ci caschiamo
di Peppino Ortoleva
Ammettiamo che Berlusconi abbia ragione: i magistrati lo perseguitano. Ma allora le leggi ad personam sono una risposta troppo debole. Che aspettate? Chiamate il 113
di Remo Bassetti
Negli ultimi trent'anni, la disuguaglianza tra i primi e gli ultimi non ha fatto che aumentare. La crisi economica poteva essere un'occasione per politiche di redistribuzione in favore dei più poveri. Invece l'unico obiettivo sembra abbassare le tasse ai più facoltosi
di Giuseppe Berta
La filosofa Luisa Muraro spiega a cosa mirava il gesto del folle che ha colpito Berlusconi
di Luisa Muraro
Il gesto di Massimo Tartaglia continua ad essere interpretato nel registro dell’odio e dell’amore. Tutti i commenti vanno in questo senso. Secondo me, sono tutti fuori strada. Dal primo momento io ho seguito un altro filo di pensieri, che mi sono decisa a esporre. Quel gesto non mirava a uccidere e dunque non era ispirato dall’odio, perché l’odio uccide. A che cosa mirava dunque? La risposta è evidente nei fatti stessi: mirava a cancellare, anzi a distruggere, il sorriso dalla faccia di Silvio Berlusconi. E così è stato, per quella strana, im
E' la definizione più spesso associata a berlusconismo e leghismo, ma in realtà non significa quel che tutti pensano
di Peppino Ortoleva
Come viene manipolata la volontà del popolo della rete
di Massimo Balducci
di Remo Bassetti
La malattia mentale è di destra o di sinistra? Chiediamo al capo del governo (e ai suoi lacchè più zelanti) di tacere e di non strumentalizzare ogni cosa, di non privarci del dovere, ma soprattutto del diritto, di provare pena e solidarietà per un anziano signore dal volto sanguinante e spaventato. Chiediamo al capo del governo di non provare a dividerci anche nelle molecole più elementari della nostra più degna umanità.