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LIBRI - NARRATIVA

Requisitoria generale sui comportamenti e sulle responsabilità degli italiani nel recentissimo passato. E' una tesi di laurea per il giovane protagonista Italo Tramontana e un romanzo per l'altrettanto giovane scrittore Paolo Di Paolo, intitolato appunto Dove eravate tutti. Un tentativo di 'autopsia' a corpo ancora caldo


di Matteo Di Gesù

D'accordo, sarà pure legittimo utilizzare il romanzo di Paolo Di Paolo, Dove eravate tutti per aggiornare il mortifero dibattito sull'inadeguatezza del romanzo italiano contemporaneo a raccontare i tempi che sono toccati in sorte alla nazione tutta (“vuole mettere gli americani, signora mia? Quelli sì che sono capaci”); sarà pur lecito squadernare il solito repertorio kulturcritiko-retorico fatto di risentimenti e scoraggiamenti, di idiosincrasie e malinconie (“ah, non ci sono più i romanzieri italiani di una volta, signora mia. E quanto ci ma
16 Dicembre 2011

POLITICA

 


di Faina

Il piano B studiato da B, come svela il consueto retroscena di Repubblica, apre uno scenario più che inquietante, esilarante. Perché diciamocelo: tutti noi, simpatizzanti o antipatizzanti, abbiamo sempre pensato che il regno sarebbe finito col botto. Fuoco d'artificio o crollo delle macerie, dipende appunto dai gusti, ma una cosa era certa: niente declino. “Muoia Sansone con tutti i filistei”, l'ha detto proprio Lui una volta, o forse “Dopo di me il diluvio”: in fuga ad Antigua per fondare una vera repubblica delle banane, o in coda alla Caritas per un pas
07 Dicembre 2010

LIBRI

L'autore de Il tempo materiale torna in libreria con Spaesamento: tre giorni di fine agosto tra Mondello e piazza Politeama. Per comprendere gli abissi della città e dell'Italia di Berlusconi, con una scrittura precisa come un bisturi


di Matteo Di Gesù

Mi sono trovato d’accordo con chi ha salutato l’esordio narrativo di Giorgio Vasta (Il tempo materiale, Minimum fax 2008) come uno dei più significativi degli ultimi anni. Evidentemente non sono stato il solo: il romanzo è in corso di pubblicazione in Francia, Germania, Olanda, Spagna, Inghilterra e Stati Uniti. Così, mi sono fiondato vorace su questo nuovo Spaesamento uscito da un paio di mesi per Laterza.   Le aspettative non sono andate deluse: si tratta di un resoconto minuzioso, scritto in prima persona, di tre giorni in una afosa Palermo di fine ago
26 Luglio 2010

FILM

Con la cinepresa sui luoghi devastati dal  terremoto, Sabina Guzzanti accantona i toni chiassosi della partigianeria e impara a farsi da parte. Il suo film pone interrogativi che, risentiti alla luce di certe recenti dichiarazioni, si tingono di un'attualità sempre più inquietante


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Ci siamo chiesti per qualche giorno se andare a vedere questo documentario-inchiesta. E poi, ci siamo anche domandati se, dopo averlo visto, avremmo avuto la voglia o la fermezza di recensirlo. Perché, leggendo i giornali, sapevamo che in qualche modo avremmo trovato, compattato in un'impermeabile evidenza, quello che lo stillicidio quotidiano ci aiuta, se non ad assorbire, ad accantonare come un dovere rimandabile, e poi a dimenticare in una autogiustificazione di impotenza. Perché ci imbarazzano le requisitorie, per quanto sacrosante, ad una sola via o dimensione, nonostante un
04 Giugno 2010

POLITICA

Analisi musical-politica di Meno male che Silvio c'è


di Massimo Balducci

Un messaggio sull’iphone che chiede: “Vuoi unirti a noi?”. Un gruppo di ragazzi e ragazze alla stazione che salutano battendo il cinque il loro amico in carrozzina, e lo scortano tutti sorridenti sul treno.    Frattanto parte la musica. Un arpeggino elettronico di presentazione alla U2, al quale si aggiungono presto più poderosi accordi di chitarra a scandire il giro armonico. E, dopo una bella rullata di batteria, parte subito il corale a squarciagola: “Tutti coloro che vogliono cambiare il mondo / Venite a marciare, venite a cantare”. Il treno i
30 Aprile 2010

LA VIGNETTA DEL LUNEDI'


di Fabio Fifo Pecorari

01 Febbraio 2010

ATTUALITA'

Il premier non pronuncia la parola "crisi" per salvare il paese dalla recessione. Le Usl sono diventate "Aziende" e i presidi si chiamano "dirigenti": così sanità e scuola sono molto più efficienti. In questi casi, ma sono solo alcuni esempi, per cambiare la realtà si cambiano le denominazioni. Certo, è soltanto un trucco. Ma quasi sempre ci caschiamo


di Peppino Ortoleva

Pensare di cambiare le cose modificando i nomi è una delle forme più caratteristiche (lo diceva tra gli altri anche Freud) di pensiero magico, e trova le sue radici in una delle più belle e insieme delle più illusorie esperienze infantili, quella appunto di imparare a “comandare” gli  oggetti con l'atto stesso del nominarli. E' anche per questo che alcune figure di truffatori, capaci di incantare i gruppi di astanti a una fiera o qualche volta interi popoli, hanno tra i loro trucchi preferiti proprio la continua rimodulazione di termini e significat
20 Gennaio 2010

LA VIGNETTA DEL LUNEDI'


di Gianluca Buttolo

18 Gennaio 2010

POLITICA

Ammettiamo che Berlusconi abbia ragione: i magistrati lo perseguitano. Ma allora le leggi ad personam sono una risposta troppo debole. Che aspettate? Chiamate il 113


di Remo Bassetti

E’ veramente sorprendente come, dopo tanti anni di discussione sulle leggi ad personam, la questione non sia mai stata affrontata sotto una prospettiva che pure mi parrebbe la più ovvia. La premessa è nota: praticamente da quando è al governo Silvio Berlusconi vara, o prova a varare, delle leggi che lo metterebbero al riparo dalle sue pendenze giudiziarie. A volte per ottenere questo risultato ricorre a norme che coinvolgono un’elevata quantità di altri soggetti; a volte, come nel Lodo Alfano, tenta una strada che coinvolge lui, e al massimo qualche alt
19 Gennaio 2010

ECONOMIA

Negli ultimi trent'anni, la disuguaglianza tra i primi e gli ultimi non ha fatto che aumentare. La crisi economica poteva essere un'occasione per politiche di redistribuzione in favore dei più poveri. Invece l'unico obiettivo sembra abbassare le tasse ai più facoltosi


di Giuseppe Berta

Le grandi crisi del passato hanno costituito occasioni importanti per ristabilire dei principi di eguaglianza sociale. Così è avvenuto negli anni Trenta, quando sono state messe a punto le politiche di redistribuzione su cui ha poggiato il Welfare State. C’è da chiedersi, dunque, se la crisi attuale farà o no eccezione, in specie se si considera che essa viene dopo un lungo periodo – circa tre decenni – in cui la forbice della disuguaglianza si è aperta ed è cresciuta la distanza fra i redditi. Al momento, non sembra che ci sia una si
14 Gennaio 2010

LA VIGNETTA DEL LUNEDÌ


di Gianluca Buttolo

28 Dicembre 2009

LE IDEE - ATTUALITA'

La filosofa Luisa Muraro spiega a cosa mirava il gesto del folle che ha colpito Berlusconi


di Luisa Muraro

Il gesto di Massimo Tartaglia continua ad essere interpretato nel registro dell’odio e dell’amore. Tutti i commenti vanno in questo senso. Secondo me, sono tutti fuori strada. Dal primo momento io ho seguito un altro filo di pensieri, che mi sono decisa a esporre. Quel gesto non mirava a uccidere e dunque non era ispirato dall’odio, perché l’odio uccide. A che cosa mirava dunque? La risposta è evidente nei fatti stessi: mirava a cancellare, anzi a distruggere, il sorriso dalla faccia di Silvio Berlusconi. E così è stato, per quella strana, im
27 Dicembre 2010

POLITICA

E' la definizione più spesso associata a berlusconismo e leghismo, ma in realtà non significa quel che tutti pensano


di Peppino Ortoleva

L’accusa di “populismo” è di questi tempi così frequente da diventare un refrain: sembra la definizione più ovvia per il berlusconismo e, mutatis mutandis, per il leghismo. Non hanno sempre in bocca il richiamo alla gente? E Berlusconi, non ha il vizio di citare l’articolo 1 della costituzione solo per quel che riguarda la sovranità che appartiene al popolo, dimenticando regolarmente che lui “la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”, al punto che glielo ha ricordato pure Fini? Ergo,populismo. Eh no, piano con le p
23 Dicembre 2009

INTERNET

Come viene manipolata la volontà del popolo della rete


di Massimo Balducci

Premesso che la polemica contro internet andava fatta nella prima metà del decennio passato, anche la cosiddetta “democrazia digitale” ha le sue storture. E nella fattispecie, i suoi brogli: nel demenziale referendum che da domenica sera oppone i gruppi di Facebook pro-Tartaglia ai pro-Berlusconi, si è scoperto infatti che molti di questi ultimi sono farlocchi. O meglio, all’origine i gruppi erano veri, ed anche molto frequentati - centinaia di migliaia, quando non milioni di iscritti - solo che nulla avevano a che vedere con il Presidente del Consiglio, n&eacut
16 Dicembre 2009

BREVE-MENTE


di Remo Bassetti

La malattia mentale è di destra o di sinistra? Chiediamo al capo del governo (e ai suoi lacchè più zelanti) di tacere e di non strumentalizzare ogni cosa, di non privarci del dovere, ma soprattutto del diritto, di provare pena e solidarietà per un anziano signore dal volto sanguinante e spaventato. Chiediamo al capo del governo di non provare a dividerci anche nelle molecole più elementari della nostra più degna umanità.
14 Dicembre 2009