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POLITICA

 


di Faina

Il piano B studiato da B, come svela il consueto retroscena di Repubblica, apre uno scenario più che inquietante, esilarante. Perché diciamocelo: tutti noi, simpatizzanti o antipatizzanti, abbiamo sempre pensato che il regno sarebbe finito col botto. Fuoco d'artificio o crollo delle macerie, dipende appunto dai gusti, ma una cosa era certa: niente declino. “Muoia Sansone con tutti i filistei”, l'ha detto proprio Lui una volta, o forse “Dopo di me il diluvio”: in fuga ad Antigua per fondare una vera repubblica delle banane, o in coda alla Caritas per un pas
07 Dicembre 2010

DISCHI

Il nuovo disco delle Hole, capitanate dalle vedova di Kurt Cobain, ci conferma che nel rock per far parlare di sé ormai basta la cattiva reputazione


di Massimo Balducci

Giusto qualche giorno fa, Massimo Gramellini osservava su La Stampa le sconcertanti analogie tra le notizie di un giornale datato 20 novembre 2002 e quelle che tengono banco oggi: un disastro ambientale causato da una petrolifera, i veti incrociati che ostacolano il dialogo sulla giustizia, Tremonti che prepara una finanziaria di lacrime e sangue, la Lega che preme per il federalismo fiscale, eccetera eccetera, fino ovviamente alle polemiche interne al principale partito di centrosinistra. Insomma è come se la stampa di casa nostra avesse fatto proprie le teorie di Fukuyama, dimentican
20 Maggio 2010

BREVE-MENTE


di Faina

Ci stanno bombardando, con questo film epocale che sta per uscire, che deve ancora uscire e già tutti ne parlano. Un kolossal mai visto, un’enciclopedia di effetti speciali, una rivoluzione, sapete. L’invasione delle immagini bluastre dilaga dalla tv ai giornali, e anche quelli di opposizione apparente reggono il gioco: un giorno dicono che ucciderà il cinema italiano, il giorno dopo ospitano l’intervento del regista – italiano – che dice combatterò da solo contro Golia, il giorno dopo ancora la recensione benigna dell’autorevole firma c
12 Gennaio 2010

SPECIALE FINE ANNO - ATTUALITA'

Un paio di settimane fa Repubblica metteva in prima pagina un insulso commento del cantante sul nucleare


di Antonio Pascale

Noi abbiamo delle opinioni, le nostre opinioni vengono lette dai politici di riferimento e poi tradotte in norme, leggi, circolari esplicative, insomma, tutto quello che serve a migliorare l’ambiente in cui viviamo. Più profonde sono le nostre opinioni, più i politici sono responsabilizzati, meglio le traducono. Se lo schema ideale funziona si arriva alla conclusione che per migliorare il mondo è necessario avere opinioni profonde. Cioè, il ruolo più importante lo devono svolgere gli intellettuali, in senso lato, naturalmente, ossia, tutti quelli capaci
31 Dicembre 2009

WEEKEND - LIBRI

Sui giornali il triste rito dei bilanci letterari di fine anno


di Giulio Ferroni

Siamo ossessionati dai bilanci e dalle classifiche: e se la cosa in generale ha ragioni storiche, sociali, comunicative, esistenziali, psicologiche da cui non si può sfuggire, in particolare per ciò che riguarda le classifiche e i bilanci sulla letteratura in corso, sarebbe davvero salutare farne a meno, scansarle con passo leggero. Non ne può però fare a meno la stampa periodica, stimolata dal mercato editoriale: e la cosa diventa imprescindibile verso la fine dell’anno, quando il lettore delle pagine culturali, dopo aver attraversato le tante tristezze delle
19 Dicembre 2009

Recen-siti

I dalemiani Velardi e Rondolino lanciano il sito d'informazione politica The Front Page: vorrebbe svelare i retroscena che non si leggono su nessun altro giornale. E invece riesce solo a fare gossip di palazzo


di Leonardo Bianchi

Diceva il grande scrittore americano Hunter S. Thompson: “Non tutti concordano con l’idea che l’assuefazione alla politica sia una colpa. Però lo è. E costoro sono assuefatti, e sono colpevoli. E quando gli verrà la frenesia, sacrificheranno tutto e tutti per alimentare la loro stolta e brutta abitudine – e non esiste alcuna cura”. Fabrizio Rondolino e Claudio Velardi sono sicuramente due drogati di politica. Una vita di Pci-Pds-Ds, giornalismo di partito, editoria, lobbismo multiforme e, soprattutto, Massimo D'Alema, del quale i “lotha
18 Dicembre 2009

PUBBLICITA'

 


di Margherita Granbassi

Sfoglio Vanity fair e leggo un articolino sul nuovo catalogo Yamamay: l'amministratore delegato Gianluigi Cimmino (36 anni, foto sbarazzina in pigiama) ha chiamato Alessandro Gottardo, italiano emigrato a San Francisco (32 anni, medaglia d'oro della Society of illustrators) e gli ha chiesto quattro tavole a colori per l'immagine natalizia del noto marchio di biancheria. In pratica, disegni. Niente ragazze seminude con mutandine e reggiseno da far morire d'invidia le donne e far andare a sbattere gli uomini al volante. Proprio nessuna foto. "Un'operazione in controtendenza", commenta
10 Dicembre 2009