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FILM

Con la cinepresa sui luoghi devastati dal  terremoto, Sabina Guzzanti accantona i toni chiassosi della partigianeria e impara a farsi da parte. Il suo film pone interrogativi che, risentiti alla luce di certe recenti dichiarazioni, si tingono di un'attualità sempre più inquietante


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Ci siamo chiesti per qualche giorno se andare a vedere questo documentario-inchiesta. E poi, ci siamo anche domandati se, dopo averlo visto, avremmo avuto la voglia o la fermezza di recensirlo. Perché, leggendo i giornali, sapevamo che in qualche modo avremmo trovato, compattato in un'impermeabile evidenza, quello che lo stillicidio quotidiano ci aiuta, se non ad assorbire, ad accantonare come un dovere rimandabile, e poi a dimenticare in una autogiustificazione di impotenza. Perché ci imbarazzano le requisitorie, per quanto sacrosante, ad una sola via o dimensione, nonostante un
04 Giugno 2010