Proteggere il territorio, conservare la nostre cultura. La partita per capire chi siamo oggi si gioca tutta in difesa: la critica Contro le radici di Maurizio Bettini parte dall'invenzione di culture nazionali e locali giocate anche in politica e propone un'appartenenza di tipo "orizzontale". Perché tradizionale è ciò che si tramanda
di Nicola Arrigoni
E’ un piccolo libro prezioso, che dovrebbe essere letto soprattutto da quanti si riempiono la bocca di identità, tradizioni, memoria. Si tratta di Contro le radici di Maurizio Bettini, pubblicato nella collana "Voci" della casa editrice Il Mulino. Maurizio Bettini, classicista apprezzato e di fama, si interroga sul senso della parola radici, sulla metafora che sottostà al termine come fondamento di un’appartenenza, sul significato di un albero genealogico come percorso che conferisce spessore storico ad una stirpe. Ciò che fa Bettini è
Tra nemmeno vent'anni il settentrione italiano si dividerà anche da se stesso e da città dell'amore shakespeariano Verona sarà divenuta la capitale dell'intolleranza. Questo almeno secondo l'(inesistente) autore Giulio Meazza, che ambienta il proprio romanzo in un futuro prossimo e piuttosto verosimile
di Gabriele Salvatori
L'inno nazionale, dalla brevissima e sfortunata vita del poeta Goffredo Mameli alle insofferenze leghiste
di Giampaolo Rugarli
La xenofobia ai tempi di Facebook: malgrado gli sforzi dei social network, la rete abbonda di offese contro neri, rom ed extracomunitari. Ma c'è differenza fra scrivere questi slogan su un muro o in una vetrina telematica
di Massimo Balducci
Che barzellette si raccontano gli elettori padani? Leggiamole sul sito di una sezione di provincia: scopriremo che sono xenofobe, sessiste, qualunquiste. Ma la maggior parte sono di un'altra categoria: contro Berlusconi. Come si spiega questo mistero?
di Andrea Ferrari
La passione politica come appartenenza a una squadra e l'esito delle elezioni come il risultato di una partita. Ecco quello che distingue la destra italiana. Oltre alla capacità di girare il miglior cinepanettone
di Gaia Rayneri
Grande successo di vendite per i discorsi di Mussolini su iPod (poi ritirati dal commercio, ma non per scrupoli etici). Chi ha avuto la "fortuna" di ascoltarli dal vivo si chiede il perché
di Carlo Augusto Viano
Pare che i discorsi del duce – messi in vendita come applicazione per l’iPod e ritirati solo per ragioni di diritti commerciali – riscuotano successo. Perché? viene da domandarsi; e toccherà a sociologi ed esperti di pubblico indagare. Io quei discorsi li ho sentiti quando furono pronunciati, in casa alla radio, nelle piazze e a scuola, dove venivano ritrasmessi. In un certo senso devo perfino esser grato a quei discorsi, perché, accolti in casa con sdegno, sghignazzi e lacrime (le lacrime di nonne e mamme all’annuncio dell’entrata in guerra),
E' la definizione più spesso associata a berlusconismo e leghismo, ma in realtà non significa quel che tutti pensano
di Peppino Ortoleva