BREVE-MENTE
La certezza della pena
di Remo Bassetti
La malattia mentale è di destra o di sinistra? Chiediamo al capo del governo (e ai suoi lacchè più zelanti) di tacere e di non strumentalizzare ogni cosa, di non privarci del dovere, ma soprattutto del diritto, di provare pena e solidarietà per un anziano signore dal volto sanguinante e spaventato. Chiediamo al capo del governo di non provare a dividerci anche nelle molecole più elementari della nostra più degna umanità.
Tags: aggressione, Berlusconi, capo del governo, massimo tartaglia, milano, pena, premier, presidente del consiglio, Remo Bassetti,
14 Dicembre 2009
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Commenti
Direttore, mi complimento con
Direttore, mi complimento con lei per il coraggio della sua lucida presa di posizione, che le è subito valsa un bel "Si vergogni!" Quant'é violenta l'offensiva di questi giorni alla libertà di dissenso? Quant'è violento trasformarla in plauso al lancio del souvenir? Quant'é violento provare a cogliere l'occasione per nuovi editti bulgari allargati magari al web? Non riconosco a chiunque il diritto di intimarmi la vergogna, lo trovo violento, come ho sempre trovato violento chi mi definì a suo tempo coglione e continua a definirmi comunista ( dato che proprio non lo sono). Mi è difficile non odiare chi con me è violento, ma al contrario di quanto dichiarato da Travaglio nel suo intervento di ieri sul blog di Grillo, credo indispensabile sforzarsi di non odiare l'attuale presidente del consiglio, per non farne, insieme a chi lo ama, qualcosa di diverso. Tuttavia credo che anch'io, al posto di Travaglio, non ne avrei la forza.
Vede, caro collega, quando
Caro collega si
Caro collega si vergogni. Parla di strumentalizzazione, di diritti e di doveri, chiede all'uomo anziano, sanguinante e spaventato di non dividere e non dice una parola sull'aggressione e sul clima di odio che l'ha generata. Il Presidente non ha detto nulla dopo l'aggressione, ha solo espresso con il suo volto lo sgomento dinanzi ad un odio ingiustificato e fomentato dai veri poteri più o meno occulti di questo sventurato Paese, l'unico in Europa con la cultura in mano ai comunisti. Ero un appasionato lettore della vostra rivista; quando arrivava in edicola ho comprato tutti i numeri; dopo questo incredibile commento non leggerò più nulla della sua rivista. Cordiali saluti. Enrico Lanza, notaio in Prato
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