Per la nostra serie di articoli sul centocinquantenario dall'Unità d'Italia partiamo dall'industria, che a lungo è stata il cuore e la speranza di una crescita economica nazionale. Solo cinquant'anni fa le avremmo affidato il nostro futuro, ora non sapremmo dire quale sarà il suo
di Giuseppe Berta
Il tempo di vita delle persone spalmato a piacere dalle imprese sulle catene di montaggio: quale idea di società e di uomo sta dietro l'accordo di Marchionne? E' da qui che deve iniziare il dibattito, che non riguarda solo gli operai, ma tutti noi
di Marco Revelli
(Eccezionalmente Giudizio Universale apre con un articolo prestato da Il Manifesto: perché l'editoriale del noto storico ci sembra la più lucida analisi finora pubblicata sull'argomento) In città si stanno moltiplicando i negozi con la vistosa insegna gialla «Compro oro». Erano pressoché sconosciuti fino a un paio di anni fa, ora crescono come funghi: appena un paio in centro, gli altri - decine - nelle ex barriere operaie, Borgo San Paolo, Barriera di Milano, Mirafiori sud... Acquistano tutto, anche le protesi dentarie. D'altra parte Torino ha fa
Che ci è andato a fare il noto comico milanese nella tristemente nota cittadina campana? In RCL - Ridotte capacità lavorative, lo si vede girare senza meta, guidato da Massimiliano Carboni (regia) e Alessandro Di Rienzo (autore): che cercano di spiegarci il dramma degli operai Fiat, lasciandoci con più domande di prima. Da oggi nelle sale
di Andrea B. Previtera
C'è Paolo Rossi. Ha la bocca semiaperta, e barcolla verso un angolo indefinito dell'inquadratura. Incespica. Sembra voler dire qualcosa, poi resta in silenzio. L'inquadratura cambia per qualche secondo e torna alla precedente, come nel filmino di un compleanno a cui sono state portate due cineprese. Paolo Rossi parla, e dice qualcosa di inintelleggibile, poi barcolla ancora un po'. Di nuovo la seconda inquadratura. Ridotte Capacità Lavorative. In questi giorni, qualcuno potrebbe avervi spacciato la pellicola in oggetto per un docufilm sulla situazione degli operai Fi
I recenti fatti di Pomigliano hanno portato a galla tutte le contraddizioni del nuovo rapporto padrone-lavoratore. Tra una Stampa sorprendentemente attenta alle ragioni dei sindacati e un'opposizione che non vuole opporsi, sulle magliette della Fiom spunta anche il marchio LEGEA
di Peppino Ortoleva
Non è solo per i recenti fischi a Bonanni e Angeletti al congresso della Cgil: oggi più che mai i sindacati sono lontani dall’unità. Eppure la risposta alla crisi può venire proprio da un mondo del lavoro che sappia modernizzarsi. E superare le divisioni
di Giuseppe Berta
Il premier non pronuncia la parola "crisi" per salvare il paese dalla recessione. Le Usl sono diventate "Aziende" e i presidi si chiamano "dirigenti": così sanità e scuola sono molto più efficienti. In questi casi, ma sono solo alcuni esempi, per cambiare la realtà si cambiano le denominazioni. Certo, è soltanto un trucco. Ma quasi sempre ci caschiamo
di Peppino Ortoleva