Beato il paese che non ne ha bisogno? Allora quel paese è il nostro: questa è la tesi dell'ultimo libro di Stefano Jossa, che con L'Italia da Jacopo Ortis a Montalbano passa in rassegna i protagonisti della letteratura, che non sono diventati simboli del carattere nazionale.
di Stefano Nicosia
Dalla formazione scolastica si emerge – salvo rari casi – con la radicata idea che i processi che portano alla formazione delle nazioni attengano alla sfera degli avvenimenti storici (o meglio, della storia intesa come serie di avvenimenti storici), pensandoli come indipendenti o comunque predominanti su movimenti culturali, religiosi, sulle altre implicazioni che una storia formata non solo di fatti comporta. Derivano, da questa impostazione didattico-pedagogica (che ha alcune ragioni di essere nella suddivisione delle materie scolastiche ma anche nel ritardo di certi paradigmi cu
Giovanissimo fu partigiano nella brigate Garibaldi. Poi divenne dirigente di partito e direttore dell'Unità: nel suo libro Il midollo del Leone racconta di quando, dopo la guerra, il Pci abbandonò le utopie internazionaliste che venivano da Mosca per dedicarsi a "fare gli italiani"
di Franco Milanesi
L'autore de Il tempo materiale torna in libreria con Spaesamento: tre giorni di fine agosto tra Mondello e piazza Politeama. Per comprendere gli abissi della città e dell'Italia di Berlusconi, con una scrittura precisa come un bisturi
di Matteo Di Gesù
Il romanzo autobiografico di Kang Zhengguo racconta la sorte di molti studenti all'epoca di Mao. Ecco un estratto dell'intervista di AgiChina24 alla traduttrice, Serena Zuccheri
di Sonia Montrella e Alessandra Spalletta