Maurizio Di Giovanni porta in scena Juve Napoli 1-3. La presa di Torino, che rievoca la mitica partita del 1987, rivincita di un'intera città. Il monologo di Antonio Damasco ruota tutto intorno a Maradona, ma senza mai nominarlo
di Igor Vazzaz
Da tempo il calcio è tema sdoganato in scena, non senza motivo: lo sport in genere, specie se a vocazione popolare, è tra le poche attività che riescano a evocare un vero e proprio orizzonte mitico moderno. Se il riferimento si perde poi nel passato, in trascorsi per qualche ragione aurei, l’effetto è ancor più travolgente: non solo giacché giovinezza e infanzia lasciano solchi indelebili nella memoria, ma anche perché, più prosaicamente, il calcio italiano, in particolare negli anni Ottanta, ha registrato la pi&ugrav
Dalle domeniche allo stadio alle partitelle sotto Castel S. Angelo, per l'autore di Addio al calcio lo sport non è soltanto una passione: è una mitologia privata fatta di ricordi, una chiave di interpretazione per rileggere le nostre vite
di Giuseppe Grattacaso
Negli ultimi anni Valerio Magrelli ha dedicato un'attenzione costante e si direbbe crescente alla prosa, rifuggendo però dalle forme del racconto e del romanzo per dedicarsi a brevi scritti, quasi epigrammatici, incentrati su un unico argomento. A partire dal 2003 si sono susseguiti tre volumi di questo tipo, intervallati dall'unica raccolta di poesie, Disturbi del sistema binario, pubblicata nel 2006. Dopo l'analisi del proprio corpo, delle malattie e della inevitabile decadenza che stava al centro di Nel condominio di carne, e la riflessione su quel particolare sur
Della tessera del tifoso resa obbligatoria dal Ministero degli Interni si è molto discusso in questi giorni. Pochi hanno ricordato però di quali benefici gode il tesserato: promozioni e partnership sospette fanno pensare che, per una volta, non siano gli hooligan ad essere dalla parte del torto
di Arrigo Roveda
Ci sono alcune scorciatoie affidabili per chi cerca di formarsi opinioni su questioni che dividono, ma sulle quali non abbiamo specifiche competenze. Se ci si vuol fare un’idea sui progetti urbanistici della propria città, si leggono con attenzione le prese di posizione delle associazioni di commercianti e ci si lancia a sostenere le opinioni diametralmente opposte: quasi mai si sbaglia, come possono constatare i milanesi (ma in ogni città si troveranno casi analoghi) andando a rileggere quanto scrivevano i commercianti sulla pedonalizza
Finito il benessere economico, e finite anche le distrazioni calcistiche: il potere si ritrova privo dei due classici strumenti per tranquillizzare le masse. E ora bisogna guardare in faccia la realtà
di Pippo Russo
"E' una squadra fatta solo di stranieri": una critica che ignora non solo il presente (la società multirazziale in cui viviamo) ma anche il passato. Perché nel 1908 i soci del Milan che decisero la scissione, quel nome non lo scelsero a caso
di Pippo Russo
Scoop di Giudizio Universale: ecco le telefonate tra "il Mago", che all'epoca sedeva sulla panchina nerazzurra, e il direttore di gara passato alla storia come infallibile. Ora in dubbio gli scudetti vinti dall'Inter negli anni '60
di Roberto Alajmo
La passione politica come appartenenza a una squadra e l'esito delle elezioni come il risultato di una partita. Ecco quello che distingue la destra italiana. Oltre alla capacità di girare il miglior cinepanettone
di Gaia Rayneri
Lippi difese il suo utilizzo in campo, suscitando la reazione indignata di monsignor Ravasi
di Giampaolo Rugarli
Il mio amico Eric sembra la solita storia del proletario sconfitto e depresso. Che a sorpresa ha una svolta brillante quando entra in scena l'ex calciatore, ottimo interprete di se stesso
di Gianpaolo Fissore
Eric è un ometto che dalla vita non ha avuto granché: l’ultimo bel ricordo? Una partita di calcio del Manchester United e un gol del suo idolo, Eric Cantona. Il calcio, se non ci fosse bisognerebbe inventarlo: dispensa illusioni e delusioni, arbitri venduti e partite truccate. Ma poi, come per incantesimo, riaccende sempre la passione, e scusate se è poco. Eric (Steve Evets) è un ometto trasandato e sfinito, prossimo alla resa. Non gli resta che un mito, nato appunto in uno stadio di calcio. Attaccante molto fisico, Cantona giganteggia nel poster della stanza