Recensiamo il pubblico in sala: c'è chi si arrabbia, chi commenta, chi tace perché l'ha votato e chi si addormenta. Ma alla fine in tutti prevale la rassegnazione, l'idea che il dominio di Berlusconi sia inevitabile. Un'accettazione dello status quo che sembra aver contagiato anche i registi Faenza e Macelloni, come gli sceneggiatori Stella e Rizzo
di Alessandra Testa
Si proietta Silvio forever. Il vero spettacolo è in sala, non sullo schermo. C’è l’insegnante che, dimentica del bon ton, si lascia scappare improperi a ripetizione: «Cazzo ridi, stronzo» sussurra a ogni sorriso plastico. La quarantenne che, ad alta voce, propone una didascalia per ogni immagine, dall’indimenticato contratto con gli italiani firmato nello studio di Bruno Vespa alla vecchietta senza denti a L’Aquila distrutta dal terremoto. E poi lo spettatore che ride per non piangere, quello che dice: «Merda, è la sua simpatia che
Montecitorio, ottobre 2011. Abrogato l'articolo del codice penale che punisce le "invettive o parole oltraggiose contro la divinità". L'ennesimo intervento ad personam per salvare il premier, ma anche la giusta abolizione di una norma obsoleta e di una contraddizione logica (e la parte più fantascientifica riguarda la nascita di una corrente laica nel Pd)
di Arrigo Roveda
Dopo le rivelazioni del Giornale sulla casa di Montecarlo, tra Berlusconi e il presidente della Camera è separazione definitiva. Sarà la cinquantesima volta che i due rompono definitivamente. Diciamolo: è una vera rottura
di Tito Lista
"Titoli in corsa": la notizia del giorno commentata con il solo titolo
L'eredità musicale degli zingari, dal flamenco a Franz Liszt
di Marco Dalpane
In questi giorni di massacro, intanto culturale, domani speriamo non fisico, varrebbe la pena che qualche dirigente scolastico o qualche assessore che abbia voglia di opporsi all’orrore della campagna scatenata contro i Rom da Sarkozy in Francia e subito ripresa in Italia da Berlusconi, Bossi e Maroni, facesse qualcosa per raccontare ai giovani nelle scuole e ovunque quale peso la cultura rom ha avuto e ha tuttora nella musica dell’occidente. Senza gli zingari, Goran Bregovic, i Taraf de Haidouks, la Kocani Orkestar e il flamenco, i Bratsch e quasi tutto quello che viene dai
La legge sulle intercettazioni ferma (forse per sempre) in Parlamento. Il ministro ad personam Brancher costretto alle dimissioni. Gli ultimi avvenimenti dimostrano che con una opposizione dura Berlusconi può essere sconfitto. E nella maggioranza si avvicina la resa dei conti
di Angelo d'Orsi
Il libro del sociologo Alessandro Dal Lago sul caso Gomorra come è al centro di infuocate polemiche: da un lato i critici di Saviano (non è più solo Berlusconi a dire che danneggia l'immagine dell'Italia), dall'altro i suoi accaniti sostenitori. Ecco perché, invece, la strenua difesa del ragazzo minacciato dalla camorra e le perplessità sull'opera letteraria possono coesistere
di Roberto Basso
Nel romanzo La battuta perfetta l'autore di La guerra dei cafoni rilegge la storia italiana degli ultimi cinquant'anni attraverso il piccolo schermo
di Remo Bassetti
In tempi di tagli, il Ministero dell'Istruzione stanzia 60mila euro per il progetto Musica & Parole: i versi di Pascoli e Saba cantati da ex partecipanti dei talent-show e vecchie glorie della canzone. Ecco come funziona l'educazione musicale quando il modello didattico è la scuola di Amici
di Marco Dalpane