Il 2011 sarà l'anno della cultura russa in Italia: a Torino la fondazione Sandretto Re Rebaudengo si prepara a celebrarlo esponendo le opere di venti artisti contemporanei della scena moscovita. Lavori che rivelano una nazione ancora in lotta con un ingombrante passato
di Riccardo Bonini
C'è un sorprendente vantaggio nel dedicare la propria attenzione all'arte di un contesto mutevole e delicato come quello est-europeo: la possibilità di rimanere meravigliati dalla sua malinconia. Gran parte della produzione artistica e intellettuale russa è impregnata di un'evidente nostalgia, che ripercorre i vertiginosi traumi ideologici di un'area culturale ricchissima. Lì si sono sedimentate senza soluzione di continuità avanguardie assolutamente peculiari, una popolarissima tradizione iconica e una radicale propaganda ideologica. Nell'anticip
C'era una volta una città governata dai suoi abitanti, dove cultura e impegno sociale andavano a braccetto. Nel loro documentario Alessandro Rossi e Michele Mellara vanno alla ricerca di uno spirito sorto nel dopoguerra e che oggi sembra così lontano
di Alessandra Testa
Che pena la politica di oggi se paragonata a quella vissuta nell’ex città “rossa” per antonomasia e rappresentata nel bellissimo documentario di Michele Mellara e Alessandro Rossi, La febbre del fare. Bologna 1945-1980. Dalla liberazione alla lettura di Carmelo Bene dedicata “ai feriti” della strage del 2 agosto, il film ripercorre, attraverso immagini d’archivio e la voce dei protagonisti, la storia di un mito: quella Bologna che fu modello e simbolo della sinistra italiana, ma dove oggi nemmeno la Festa de l’Unità è più af
Giovanissimo fu partigiano nella brigate Garibaldi. Poi divenne dirigente di partito e direttore dell'Unità: nel suo libro Il midollo del Leone racconta di quando, dopo la guerra, il Pci abbandonò le utopie internazionaliste che venivano da Mosca per dedicarsi a "fare gli italiani"
di Franco Milanesi
Un ordigno micidiale creato da Stalin e attivabile con una telefonata, la possibilità di cibarsi di deiezioni per risolvere i problemi dell'Est europeo: sono alcune delle trovate (pessime) dello scrittore bulgaro nei racconti di Mitologia del tempo che cambia
di Giovanni Zagni
La free lance Lijia Zhang racconta di quando, ragazzina, era operaia in una fabbrica di armi: nonostante si respiri l'oppressione del regime, Socialismo è grande! è una storia fresca e scoppiettante, romanzo di formazione e affresco sociale
di Lorenza Trai
Le Concert di Radu Mihaileanu racconta la rivincita sul comunismo del vecchio direttore d'orchestra del Bolshoi di Mosca
di Federico Capitoni
Il concerto è quello per violino e orchestra di Ciajkovskij, un pezzo famosissimo e già utilizzato più di una volta al cinema. Il film è un mezzo per veicolare la seguente retorica: un concerto è una metafora del buon comunismo (che come un concerto non può durare all’infinito) e un’orchestra è esattamente una comunità. L’argomento è grave – importante - ma Radu Mihaileanu ha la mano leggera ed è con quella che tratteggia una storia molto bella, alla maniera di Loach, in cui le cose che vanno male fin