Recensione divagante per un libro che lo è di più. Cargo, all'epoca uscito per Einaudi e oggi riproposto da Laurana in ebook, è l'opera di un ex cannibale che è andato molto oltre. Romanzo esploso in cui si intrecciano linguaggi, invenzioni esilaranti e digressioni, diversi livelli di realtà (tutti ugualmente irreali)
di Stefano Nicosia
Quando Maria Corti (uno dei più grandi critici che l’Italia abbia avuto) recensì Cargo sulla Repubblica il prezzo dei libri era ancora in lire. Per la precisione, di lire ne costava 18.000 questo romanzo, pubblicato da Einaudi e scritto da un autore che aveva già conosciuto il favore della critica con un racconto nell’antologia Gioventù cannibale, curata da Daniele Brolli nel 1996, e con Una particolare forma di anestesia chiamata morte. Il fatto che il libro, ora di nuovo disponibile grazie a Laurana in formato ebook, sia corredato da quella rece
Al centro di Gianni e le donne c'è un sessantenne (mite) e suoi rapporti con l'altro sesso (impacciati). Dopo Pranzo di ferragosto l'attore-sceneggiatore-regista romano Di Gregorio torna a dirigersi in un'altra garbata commedia
di Andrea B. Previtera
Gianni e le donne. Ed ecco una locandina in cui il regista/sceneggiatore/attore protagonista Gianni Di Gregorio si appoggia disinvolto al titolo dell'opera, fiancheggiato da un silhouettone di vamp scosciata. Poi, una cartellonistica che lo ritrae raggiante e briatoresco bordopiscina con doppio bacio sincronizzato di ragazze in costume. E allora sì, capitemi, ero prevenuto, immaginavo una commediuccia di adulteri pasticciati e ampie scollature. Immaginavo male. Gianni e le donne costruisce su un impianto semplice semplice un racconto divertente e delicato, come lo sono a volte le
La Galleria Accademia di Torino espone ventidue dei suoi quadri, realizzati fra gli anni cinquanta e i novanta dal fondatore del movimento Forma. Come il grande scrittore, usò il metodo combinatorio e la razionalità geometrica per arrivare all'irrazionale
di Giulia Stok
Origami, navicelle spaziali, pterodattili, progetti di palazzi futuribili: questo è quel che suggeriscono al profano le tele di Achille Perilli. Sono forme geometriche che si sviluppano in assonometrie impossibili, stagliate su fondi monocromatici, spesso blu o rossi, che tagliano i volumi nello spazio (a fianco La teoria dei confitalia, 1985). Nato nel 1927, Perilli ha attraversato il Novecento insieme ai più grandi protagonisti dell’arte contemporanea: allievo di Lionello Venturi, ha lavorato con Sottsass, Dorazio e Lucio Fontana, è stato autore, critico, sc
Erotismo struggente e dotte discussioni, una folla di personaggi e un rincorrersi di dialoghi, una città immaginaria che cambia continuamente forma e un fantomatico assassino. Con Il viaggiatore del secolo, Andrés Neuman chiama in causa i classici per una missione ambiziosa
di Marinella Doriguzzi Bozzo
Siamo intorno al primo ventennio del 1800. Napoleone ha appena cambiato l’Europa e i suoi equilibri. Metternich tenta faticosamente di mantenere i confini raggiunti con il congresso di Vienna. Holderlin sta impazzendo e le punte affilate del razionalismo illuminista e del classicismo si stemperano nei fuochi del romanticismo che Heine traghetterà verso il realismo. Coleridge, Byron, Shelley e Keats si sono già espressi. Anche Novalis. Si affaccia sulle scene il giovane Leopardi. La Santa Alleanza tenta di restaurare lo spirito dei tempi pregressi, come da mestiere. I
Presentato in Piazza del Duomo a Prato, Infernal Comedy ha visto l'interprete croatoamericano nei panni dell'assassino Jack Unterwerger. Ma il contesto teatrale non gli dona e lo priva delle sue doti migliori
di Igor Vazzaz
Anno sfortunato, in ambito teatrale, per gli hollywoodiani in Italia: dopo il tentativo non del tutto centrato di John Turturro con le Italian Folktales da Calvino, Pitré e Basile, tocca a John Malkovich deludere le aspettative del pubblico accorso per assistere alla sua interpretazione di Jack Unterweger in The Infernal Comedy dell’autore e regista viennese Michael Sturminger. Si sfida la calura dell’entroterra toscano, incuriositi da uno spettacolo di fattura internazionale (debuttato in California nel 2008 e passato al Festival dei Due Mondi di Spoleto), fiduciosi nel ch
Foto dal finestrino di Ettore Sottsass raccoglie immagini riprese in giro per il mondo, corredate di commenti in cui l'estetica non prevale sull'etica
di Giulia Stok
In un libro tutte le nevrosi dei personaggi di Schulz: dalla paura di non ricevere lettere d'amore, fino alla megalomania di Snoopy. Perché è vero che i fumetti sono pieni di sensi simbolici e metaforici, come ci hanno insegnato Calvino, Eco e tanti altri. Ma il senso principale resta quello: far ridere.
di Daniel Agami
"Cos’è un po’ di orgoglio quando c’è di mezzo il tuo stomaco?" (Snoopy, erroneamente attribuita a Charles Schulz) C’è solo un caso in cui si può essere favorevoli alla pena capitale: a chi ha capito tutto, il lusso di sapere quale è, ma noi che non abbiamo sinceramente ancora capito niente della vita nel suo divenire quotidiano, sospettiamo che possa essere per le persone che pensano che i fumetti (e nell’esempio i Peanuts) siano cosa da bambini, o che ricordano di averli letti "quando ero ragazzino&qu
L'attore italo-americano mette in scena le Fiabe italiane di Calvino (e Basile). Critica e pubblico storcono il naso, ma forse c'è un equivoco di fondo
di Giulia Stok
A 150 anni dall’unità d’Italia e a 300 dalla sua inaugurazione, il teatro Carignano di Torino sceglie di festeggiare con Italian Folktales, spettacolo liberamente tratto dalle Fiabe italiane di Calvino, da quelle campane raccolte da Basile e quelle siciliane di Pitré, ma pensato e recitato da un manipolo di italoamericani. Dunque il pubblico in sala, ma anche la critica sui giornali, si domanda più o meno acidamente il perché di questa scelta, e si lamenta stizzito della recitazione in inglese e della difficoltà a seguire la storia. In effe