MUSICA
L'eredità musicale degli zingari, dal flamenco a Franz Liszt
di Marco Dalpane
In questi giorni di massacro, intanto culturale, domani speriamo non fisico, varrebbe la pena che qualche dirigente scolastico o qualche assessore che abbia voglia di opporsi all’orrore della campagna scatenata contro i Rom da Sarkozy in Francia e subito ripresa in Italia da Berlusconi, Bossi e Maroni, facesse qualcosa per raccontare ai giovani nelle scuole e ovunque quale peso la cultura rom ha avuto e ha tuttora nella musica dell’occidente. Senza gli zingari, Goran Bregovic, i Taraf de Haidouks, la Kocani Orkestar e il flamenco, i Bratsch e quasi tutto quello che viene dai
17 Settembre 2010
TEATRO
La più celebre storia d'amore del teatro è ambientata in un campo nomadi nello spettacolo di Federico Tiezzi in anteprima nazionale a Prato
di Igor Vazzaz
I classici non possono essere affrontati senza tradimento: questione etica ed estetica. Riproporre Shakespeare secondo i canoni dei suoi tempi (strano a dirsi: il Bardo è stato anche un contemporaneo) non avrebbe altro senso che quello archeologico, là dove il teatro si consuma sempre nel qui e ora della performance, nel non luogo della scena. Per questo l’idea di ambientare la più celebre storia d’amore della scena in un campo nomadi è plausibile e permette a Federico Tiezzi di lavorare su immagini di grande suggestione. L’incipit vede g
14 Dicembre 2009