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ATTUALITA' - NON E' UN PAESE PER DONNE? / 5

Da Vanessa Beecroft a Marina Abramovic, oggi le donne si sono fatte strada nel mondo dell’arte. Ma ancora alla fine dell’Ottocento non potevano neanche entrare in Accademia. Ricordiamo le anonime “suffragette” della pittura, sopravvissute a divieti, diffidenze, insulti


di Francesca Castellani

Mi hanno chiesto di parlare di donne e arte, ma non parlerò delle donne artiste: delle Zaha Hadid, delle Vanessa Beecroft, delle Sophie Calle, delle Marina Abramovic. Certamente a fatica e sgomitando in un mondo ancora maschilissimo, certamente concedendo molto (compresi i lugubri rituali di ossa, così di moda in questo lugubre presente), sono comunque quelle che ce l’hanno fatta, o meglio: hanno potuto farcela.   Non parlerò nemmeno delle “zie”: anni ’50-60, quando una Carla Accardi si faceva fotografare in borghesissimo golfino twin-set e cot
11 Marzo 2010

SPAZI D'ARTE

Visita al nuovo polo di arte contemporanea di Roma, progettato dall'architetto iracheno Zaha Hadid


di Federico Capitoni

Faticoso: pieno di scale, salite e – ovviamente - discese, il nuovo spazio museale di cui si fregerà Roma a partire da maggio del 2010, se visto vuoto, emana le suggestioni di un cantiere, ancorché pulito. È un Maxxi in bianco e nero quello di Zaha Hadid; il colore lo fanno le persone che lo visitano e la vetrata obliqua (anche questa in salita… o in discesa) che proietta la visione sulla via Flaminia, con i suoi palazzi rossi e gialli, con gli alberi e le siepi. E si scorge anche il campanile della chiesa di via Guido Reni, Santa Croce al Flaminio, testimone
31 Dicembre 2009