MUSEI - WEEKEND
Altro che architettura prepotente che mortifica le opere: alla prova dei fatti il Museo d'arte del XXI secolo progettato da Zaha Hadid a Roma si svela in tutta la sua avvolgente accoglienza. Pareti che appaiono e scompaiono, mega installazioni e piccoli quadri, giochi di luce ed effetti sonori. Perché l'arte contemporanea è intelligente, innovativa, e soprattutto divertente
di Sandra Petrignani
05 Giugno 2010
SPAZI D'ARTE
Visita al nuovo polo di arte contemporanea di Roma, progettato dall'architetto iracheno Zaha Hadid
di Federico Capitoni
Faticoso: pieno di scale, salite e – ovviamente - discese, il nuovo spazio museale di cui si fregerà Roma a partire da maggio del 2010, se visto vuoto, emana le suggestioni di un cantiere, ancorché pulito. È un Maxxi in bianco e nero quello di Zaha Hadid; il colore lo fanno le persone che lo visitano e la vetrata obliqua (anche questa in salita… o in discesa) che proietta la visione sulla via Flaminia, con i suoi palazzi rossi e gialli, con gli alberi e le siepi. E si scorge anche il campanile della chiesa di via Guido Reni, Santa Croce al Flaminio, testimone
31 Dicembre 2009