Il sacro decalogo delle tavole di Mosè interpretato in uno stretto confronto con la contemporaneità: nella collana edita dal Mulino, ogni precetto divino viene sviscerato da una coppia di intellettuali, facendo la tara fra quelli dal valore ancora significativo e quelli ormai "sorpassati"
di Nicola Arrigoni
Cosa ci dicono i dieci comandamenti oggi? Perché e come possono essere parola scottante nel secolo della tecnica? Per quale motivo e in che modo i dieci comandamenti finiscono col parare non solo alla religione, ma piuttosto al laicissimo "contratto umano"? A questi interrogativi cerca di dare una risposta il progetto editoriale I comandamenti che la casa editrice Il Mulino di Bologna porta avanti, con costanza e una certa capacità di intercettare le esigenze del nostro presente. Ogni comandamento è stato affidato a coppie di filosofi o intellettuali app
Non si dice ma soprattutto non se ne parla. Eppure la bestemmia ha avuto e ha molti esponenti illustri dalla storia della letteratura, del cinema e della tv. Dal medioevo fino ad oggi, una lunga tradizione (tutta cattolica) di "scambi confidenziali" con l'Altissimo
di Igor Vazzaz
In un paese in cui ogni dettaglio viene ingrandito a dismisura secondo convenienze politiche, vi sono fenomeni che, negli ultimi anni, hanno acquisito visibilità e centralità inusitate sugli organi di stampa. Tra questi, la bestemmia. Che a prorompere in esclamazioni blasfeme sia un concorrente più o meno famoso di un reality, un comico toscanaccio, un calciatore o, addirittura, il Presidente del Consiglio, il copione è sempre il medesimo: improperio – costernazione pubblica – scuse di prammatica. Mai che qualcuno si attenti a proporre una
"Eliminare i non ebrei", anche bambini "se è evidente che crescono per farci del male": è quello che sostiene Yitzhak Shapira, religioso ultraortodosso, nel suo ultimo libro. Lui è stato arrestato, ma il suo scritto ancora non è stato pubblicamente sconfessato dal premier Netanyahu. Perché in Israele fanatismo folle e conservazione dello status quo non sono così distanti come sembrano
di Leonardo Bianchi
“I Non-Ebrei sono crudeli di natura e dovrebbero essere uccisi per stroncare le loro inclinazioni malvagie”, si legge, tra le altre cose, nel libro che ogni teocrate fanatico/guerrafondaio dovrebbe tenere sul suo comodino – la perfetta lettura dopo aver rimboccato le coperte ai propri figli, preparato un attentato dimostrativo e baciato la propria moglie. Proponendo un’interpretazione decisamente estremistica della legge ebraica, Yitzhak Shapira arriva addirittura a giustificare l’uccisione di bambini innocenti, qualora “risulti evidente che questi cre
Il regista di Mare dentro e The others esordisce con il cinema storico: Agorà racconta la vita della filosofa e scienziata di Alessandria d'Egitto, che fu trucidata da fanatici cristiani. Un personaggio di grande fascino, una ricostruzione superficiale
di Marinella Doriguzzi Bozzo
Alejandro Amenábar è regista e sceneggiatore di film diversissimi, come The others e Mare dentro. Senza sollevare la domanda se un autore debba avere o meno una sua riconoscibilità, affrontiamo, o per meglio dire sfioriamo un problema di tipo filologico, riguardante tutte quelle operazioni che ricostruiscono un contesto storico lontano dal nostro. Antonio che declama “Friends, Romans, countrymen” con l’orologio al polso? Una svista marchiana da barzelletta. Un operatore in jeans che si aggira su di un campo di battaglia ne Il gladiatore?
Il massacro del terremoto e l'inquietudine dei quadri naif. Il riso che non si coltiva più e l'eroina che transita a tonnellate verso gli Usa. Le rivolte degli schiavi e le leggende sugli zombie. L'Aids e i dittatori. Immagini di un paese dove la tragedia è quotidiana
di Enrico Deaglio