Un Ballo in maschera riapre le danze al Teatro Regio di Parma, per una stagione "in forma ridotta" per via dei tagli economici. Districandosi tra le ristrettezze, l'allestimento riesce comunque a restituire la vitalità della vena "contadina" del compositore, quando la musica d'opera italiana era più affare del popolo che non di pochi intenditori
di Sergio Buttiglieri
“….E che baccano sul caso strano / E che commenti per la città…" continuano a cantarci, nutriti della sapida ironia verdiana, i rembrandtiani sicari Samuel e Tom alla fine del secondo atto di questo, inconsapevolmente profetico, Ballo in Maschera che ha avuto l’onore e l’onere di inaugurare la stagione teatrale più breve (causa i ben noti dissesti finanziari) che Parma ricordi da diversi anni a questa parte. La stessa città emiliana che è un po’ il punto focale “di quell’enorme zanzariera che
di Federico Capitoni, Simone Dotto, Marco Buttafuoco, Dario De Marco, Giovanni Desideri
di Giulia Stok, Igor Vazzaz, Nicola Arrigoni
di Marinella Doriguzzi Bozzo, Dario De Marco, Simone Dotto
di Mirko Nottoli, Riccardo Bonini, Anna Colafiglio
di Giuseppe De Marco, Giuseppe Grattacaso, Stefano Nicosia, Dario De Marco
NARRATIVA Dave Eggers, Garage Inc., Mondadori Nell’America del 2184 tutto sembra già essere stato detto, fatto scritto e pensato. Guerre, rivoluzioni, distruzioni planetarie e ricostruzioni ipernew-age. Da questo stato di “torpore globale post coitale” sono però estranei i giovani Carl Kovalistan e MaryAnn Cherry, decisi a rimettere in moto l’anima assonnata del loro villaggio (le città non esistono più). Per farlo, decidono di ripartire proprio da quello che in tempi antichi era stato uno dei simboli dell’intraprendenza giovanile ma
I Posti in piedi in paradiso sono quelli riservati a tre uomini adulti (ex discografico, ex critico cinematografico ed ex imprenditori) che fanno i conti con la crisi economica e una vita familiare disastrata. Un instant movie dell'attore regista romano sulla problematica dei padri divorziati e indebitati
di Marinella Doriguzzi Bozzo
“Ma che è, quel Jim Morrison dei Queen?” chiede l’inconcepibile cardiologa che usa lo stetoscopio con gli auricolari dell’iPod. A cui verrebbe da ribattere: ”Ma che è, quel Carlo Verdone di Giù al nord, o di altri improbabili commedie uscite di recente sui nostri schermi?”. Perchè, purtroppo, Posti in piedi in paradiso, ultima fatica del nostro simpatico regista, è ben lontano da Compagni di scuola (1988) o da Al lupo al lupo (1992). Ne mantiene il tono "verdoniano", tra il bonario e l’amarognolo, con qualch
Un'altra prima teatrale, quella del Teatro Due di Parma che fino al 5 febbraio ospita Non si uccidono così anche i cavalli? Il testo di Horace McCoy portato nelle sale da Sidney Pollack diviene ora uno spettacolo dove la regia di Gigi Dall'Aglio incontra le coreografie e la scrittura fisica di Michela Lucenti, in un'America del '29 ancora molto attuale
di Sergio Buttiglieri
La storia è nota, durante la grande depressione USA del secolo scorso uno dei modi più cinici di sfruttare chi era senza ulteriori speranze per sopravvivere lo si era trovato: farli ballare per giorni e giorni, fino allo sfinimento, facendo divertire il pubblico, venuto a vedere chi “scoppiava” prima, e alle coppie disperate la pia illusione di farsi qualche dollaro alla fine della maratona. Sidney Pollack alla fine degli anni ‘60 ne ricavò un bel film e Gigi Dall’Aglio, figura storica del collettivo di Parma, e colonna p
Recensione multipla: quattro libri che raccolgono testi scritti per il teatro ma che sono dotati di una vita autonoma. Dal preside in pensione di Lievi alle donne carcerate di Massini, dai travestiti di Berardi al Gramsci di Tarantino, viaggio alla scoperta di un genere in grado di raccontare il presente
di Nicola Arrigoni
Storie quotidiane possono finire col rappresentare il mondo, mentre la grande Storia si ritrova a raccontare il nostro presente, quasi come un oracolo postdatato. Queste sono alcune suggestioni che la drammaturgia contemporanea riesce a regalare quando – e non è frequentissimo – trova spazio, oltre che sulla pagina scritta, anche sulla scena. Chi pensa al teatro come a una cosa rivolta al passato avrà di che ricredersi e soprattutto potrà individuare nella scrittura scenica un ottimo esercizio di pensiero sul mondo contemporaneo. Seguendo il connubio tra pagina
Cari lettori, l’aggiornamento quotidiano del sito si ferma per il mese di agosto. Ma non vi lasciamo soli: oltre agli assaggi della Guida scritta da Lubrano e Vauro, in questa homepage estiva trovate i nostri consigli in tutti i campi: i libri più o meno da spiaggia, i migliori dischi dell’anno, le mostre da visitare, i festival da non perdere, i film da recuperare. Oltre ai gelati sciolti e alle altre stranezze…
di Redazione