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Militanze

Sfratto previsto il 30 giugno per la radio torinese che da sempre ha legato il suo destino a tutti i movimenti "contro". Sintonizziamoci con lei per augurarle almeno altri diciott'anni di attività


di Redazione

Ormai è questione di giorni. Qualcuno ancora, e poi ognuno potrà capire da sé come è andata a finire la storia di RadioBlackout semplicemente collegandosi alla sezione streaming del sito ufficiale o - per i torinesi in ascolto- sintonizzandosi sulle frequenze FM 105.250. Se il segnale tace vuol dire che il Comune ha mantenuto le sue promesse di sfratto (previsto per il 30 giugno nel momento in cui scriviamo) e che l’emittente ha dovuto levare le tende dalla sede di via Cecchi, dopo ben diciotto anni di affitto (regolarmente pagato, precisano sul sito). An
28 Giugno 2010

POLITICA

I recenti fatti di Pomigliano hanno portato a galla tutte le contraddizioni del nuovo rapporto padrone-lavoratore. Tra una Stampa sorprendentemente attenta alle ragioni dei sindacati e un'opposizione che non vuole opporsi, sulle magliette della Fiom spunta anche il marchio LEGEA


di Peppino Ortoleva

La discussione sulla fabbrica di automobili di Pomigliano d'Arco e sul conflitto sindacale intorno alla proposta di contratto della FIAT è arrivata presto a toni paradossali. La FIAT stessa, e alcuni giornali, hanno fatto a gara nel presentare il dissenso di un sindacato, la FIOM, non come un fenomeno fisiologico ma come il nemico da battere sul campo; e hanno cercato di fare della rispettabile ma comunque minoritaria percentuale ottenuta dai no un segnale di “ingovernabilità”.   Proprio il giornale della famiglia Agnelli, La Stampa, anticamente detta büsiar
24 Giugno 2010

ATTUALITA'

Incantevole spiaggia tropicale del Kenya e meta privilegiata dei turisti italiani, è luogo di abituale commercio di cannabis. La polizia locale ha tentato un giro di vite, e gli spacciatori sono scesi in piazza


di Roberto Alajmo

Da un punto di vista strettamente economico, il discorso è ineccepibile: “Se c'è richiesta, vuol dire che c'è bisogno di noi". Il libero mercato è libero mercato. Domanda e offerta sono fatte per incontrarsi, prima o poi, e accoppiarsi liberamente.   Il fatto è che ad avanzare la rivendicazione sono gli spacciatori di Malindi, che hanno abbozzato un corteo di protesta contro la stretta repressiva che la polizia kenyota ha esercitato nelle ultime settimane. Gli slogan scanditi dagli spacciatori in corteo erano toccanti: Anche noi abbiamo mogli
11 Maggio 2010

LA VIGNETTA DEL LUNEDI'


di Marco Tonus

22 Marzo 2010