Andare a lavorare a 15 anni. Giusto o sbagliato?
Guardiamola da tutti i punti di vista.
Dal punto di vista dello Stato ci saranno sì meno spese nell'istruzione ma anche contributi più bassi da parte dell'azienda.
Dal punto di vista dell'azienda, questa avrà a disposizione poveri ragazzi/e che ancora pensano a divertirsi, taluni ancora decerebrati, se non scalmanati, e quindi si ritroveranno a...
di Maurizio Bongioanni
25 gennaio, 2010 - 14:46
Questa è l'autobiografia romanzata di David Eggers. Ed è, fin dal titolo, autoironica e intensa in una maniera difficile da trovare altrove, specialmente nella vita reale. Eggers racconta di sé e della propria famiglia aprendosi completamente, concedendo al lettore il privilegio di ogni singolo pensiero gli passi per la testa. Anche il più duro. Anche il meno corretto...
di GABRIELE MARIANI
24 gennaio, 2010 - 14:22
Più che un legal-thriller è un romanzo, scritto in punta di piedi. Con grande soavità Carofiglio fa entrare il lettore in una storia di violenze e soprusi, di famiglie potenti e di aule di tribunali, sullo sfondo di una città di mare che conosco bene perchè è la mia città. Personaggi reali, veri, a più strati, con alle spalle un passato che...
di rossana
23 gennaio, 2010 - 20:42
Il sound of Istanbul trasferito ad Amburgo, in un capannone di periferia, che si potrebbe dire “fa tanto tendenza” se non fosse, in realtà, tutto quello che si può permettere Zinos, il fratello buono e sfigato con l’ernia del disco di Ilias, quello in galera per furtarelli, in libertà vigilata ancora per sei mesi (alla mammina i due bravi figlioli dicono che ha un contratto a tempo indeterminato...
di Paola Di Giuseppe
23 gennaio, 2010 - 05:01
L’apocalisse dietro l’angolo, l’incubazione del male, la genesi di mostri studiati "in vitro" nel loro farsi, crescere e moltiplicarsi, questo è il film vincitore della 62° edizione di Cannes, Il nastro bianco, già nel titolo così asettico, così totalmente dissanguato nella negazione che il bianco impone ad ogni sospetto di colore e dunque di libero fluire di sangue nella vita.
Tagliente e gelido...
di Paola Di Giuseppe
22 gennaio, 2010 - 05:41
“Nell’animale uomo l’istinto di abbellire la propria immagine è qualcosa di insopprimibile, gli esseri umani sono incapaci di essere onesti con sé stessi, non sanno parlare di sé stessi senza abbellirsi. Questo bisogno di manipolare la verità sopravvive anche dopo la morte, anche il fantasma del samurai ucciso non può rinunciare a mentire…Il film è come una pergamena, la pergamena dell’io che si...
di Paola Di Giuseppe
20 gennaio, 2010 - 18:41
Un film di Dennis Gansel. Con Jürgen Vogel, Frederick Lau, Max Riemelt, Jennifer Ulrich, Jacob Matschenz
Titolo originale Die Well
durata 101 min. - Germania 2008
Da vedere, non c'è dubbio, sapendo che non sei lì per godere di tutte quelle soddisfazioni che un film ben confezionato può dare, ma che è una sorta di atto dovuto, un fermarsi un attimo su quel genere di riflessioni che oggi solo al...
di Paola Di Giuseppe
19 gennaio, 2010 - 14:26
Inseguire le stelle e non finire a vivere nella boccia dei pesci.
Pensateci un momento: non siamo un po' tutti dentro la boccia, da cui vediamo soltanto quello che ci si para vistosamente davanti, "sentendo" il tutto attutito?
La ragazzina di dodici anni che vive al piano di sopra, ad esempio? Magrolina, occhiali e zainetto in spalla. Sembra una dei milioni di suoi coetanei che al...
di Elena
19 gennaio, 2010 - 11:48
Enzo Eusebi e Antonio Berloni: “Not For Food” 15.1.’10 – Auditorium Ara Pacis - Roma
“ ENTRARE ED USCIRE ” * Il navigatore prende un abbaglio: l’ARA PACIS non può esser rinchiusa dentro quell’algido scatolone sul lungotevere. Eppure son certo di non aver digitato Ospedale, Stazione dei bus, Centrale elettrica, Carcere...
di Giorgio Camaioni
18 gennaio, 2010 - 21:09
“Dostoevskij sarebbe incapace di vivere con le sue eroine come fa Tolstoj con le sue, le eroine lo interessano solo in funzione dell’uomo” Nicolas Berdiaev L'Esprit de Dostoïevskij (1921)
Proviamo a verificare se e quanto questa constatazione possa applicarsi anche all’antropologia di Kurosawa, grande cultore della narrativa russa e in particolare affascinato da Dostoïevskij.
Possiamo affermare...
di Paola Di Giuseppe
15 gennaio, 2010 - 08:47