
Oggetto recensito:
Questa è l'autobiografia romanzata di David Eggers. Ed è, fin dal titolo, autoironica e intensa in una maniera difficile da trovare altrove, specialmente nella vita reale. Eggers racconta di sé e della propria famiglia aprendosi completamente, concedendo al lettore il privilegio di ogni singolo pensiero gli passi per la testa. Anche il più duro. Anche il meno corretto. Racconta ogni scorrettezza compiuta o che aspirerebbe compiere, ogni atteggiamento giusto o sbagliato, ogni comportamento poco civile o completamente ignobile, dal suo giustificabile punto di vista. Per poi abbattere le giustificazioni ai suoi stessi comportamenti sotto i colpi di ammissioni tanto intime da risultare brutali, pur nella loro naturalezza, pur nel loro essere perfettamente umane. Tutto questo fa risultare secondari una scrittura scorrevole e accattivante, dialoghi (soprattutto fra lui e il fratellino Toph) fulminei e spiazzanti, personaggi delineati in maniera perfettamente realistica (forse proprio perché davvero reali).
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