Era la fine di febbraio 1983 quando l'urlo di Sunday Bloody Sunday si levava contro la guerra fratricida tra cattolici e protestanti in Irlanda. In quei giorni usciva War degli U2, un disco intriso di cronaca "sanguinosa" che traghettava la band di Bono Vox e soci verso la maturità
di Simone Pilotti
"I can’t believe the news today" pensava il 30 gennaio di quarant’anni esatti fa Paul Hewson, in arte Bono Vox, mentre veniva a conoscenza dei fatti avvenuti il giorno stesso, che avrebbero stravolto i rapporti tra Irlanda e Inghilterra. Non riusciva a cancellare dalla sua mente le immagini delle tredici vittime e degli scontri tra i repubblicans nordirlandesi e il I Battaglione del Reggimento Paracadutisti britannico. Era una domenica e a Derry, città non distante da Belfast, gli abitanti cattolici sfilavano per le strade manifestando il loro dissenso per i
Dopo un colpo fallito in Svezia, il serial killer Jack/Edward cerca pace sulle montagne abruzzesi. Là gli viene commissionata la costruzione di un'arma mortale che qualcuno userà al posto suo. Ben confezionato dalla regia di Anton Corbijn, The American nasconde qualche incertezza nei contenuti e un interprete che comincia a sentire il peso degli anni
di Marinella Doriguzzi Bozzo
Svezia: una landa desolata,e perciò innevatissima. Il tepore di un idillio e di un camino, un'uscita a due, che insalama fisicamente il nostro George, alias Jack, alias Edward, alias mr. Butterfly. Tre eventi che accadono all’improvviso, fulminei, il secondo dei quali decisamente sorprendente. Poi Clooney, uscendo dall’insciarpamento plurimo e dal rossore da guance congelate, rimbalza a Roma, esteticamente riabilitato dagli abiti civili. Un colloquio ambiguo presso la stazione Termini, la partenza verso i cocuzzoli dell’Abruzzo, con i paesini ammontonati co
Solo tre anni fa il Sundance Festival lo accoglieva come l'ultima frontiera del cinema musicale. Oggi che agli occhialini ci siamo abituati, gli effetti del film appaiono dozzinali. Mentre la terza dimensione non fa che rendere lo show della band irlandese ancora più artificioso
di Federico Capitoni
Cosa c’è di più coatto di un concerto degli U2? Il film del concerto degli U2… in 3D! Siccome volevano dimostrarci che il 3D è applicabile a tutto (però a vedere i film pornografici tridimensionali la stampa non la invitano mai) e che, a questo punto, è giusto vedere tutto in 3D, ecco che spunta un prodotto inutile: U23D, “il primo film musicale in tre dimensioni che fa rivivere le emozioni di VertigoTour degli U2”, dice il comunicato che promuove il film. Interessante? No, per niente. Se possibile, il 3D (che dicono essere mo
Il quotidiano del Papa si accorge che i testi degli U2 sono pieni di citazioni bibliche e si lancia in una sfrenata esaltazione di Bono Vox
di Massimo Balducci