Muscoloso eroe ispanoamericano, cerca vendetta contro il temibile boss della droga Torres. L'ultima fatica di Robert Rodriguez è, neanche a dirlo, un polpettone che inneggia al pulp e ai b-movies, tra fiumi di salsa di pomodoro e utensili da cucina che diventano armi mortali
di Marinella Doriguzzi Bozzo
La scritta arancione MESSICO grandeggia su una pista color sugo carne. La percorrono in macchina l’eroe del film, più butterato di un Cassano anabolizzato in Hulk (Danny Trejo) e un altro agente federale messicano, vittima designata (e la mamma, da casa, si sarà certamente dispiaciuta, dopo tanti sacrifici, di una comparsata così breve). I due sono diretti alla controversa cattura del supermafioso messicano Torres, interpretato da uno Steven Seagal ulteriormente dilatato dalla senilità, che nel frattempo gli stermina la famiglia fra un rotolar d
La protagonista del film di Debra Granick si occupa di due fratellini indifesi e di una madre catatonica, in una comunità abbrutita che vive dello spaccio di droga tra i boschi del Missouri. Costretta a mettersi sulle tracce del padre scomparso per evitare il pignoramento di casa e terreno, passa attraverso una serie di prove pulp
di Marinella Doriguzzi Bozzo
Oggi non ci sono più i riti di iniziazione sociale, durante i quali i consorzi umani di riferimento ammettevano i giovani alla vita adulta (quasi sempre maschi, che per le femmine si sa dove si andava a parare) conferendo loro pieni diritti e doveri. Era sopravvissuta forse l'esperienza del servizio militare; rimane un addomesticato esame di maturità ambosessi, con quel che ne consegue di positivo e negativo. Non così in questo film, dolorosamente sperduto dalle parti del Missouri, in una boscaglia delimitata come una coperta sdrucita dall’uso. Che &egra
Smontato a Los Angeles e rimontato nei sotterranei di Palazzo Citterio a Milano, con lo stesso scultore che si aggira per dare qualche ritocco. In questa Pig Island i presidenti americani si trasformano in maiali e le opere d'arte sanno di ketchup
di Silvia Conti
Benvenuti sull’Isola dei Porci: Paul McCarthy è appisolato alla vostra destra, su una sdraio da giardino. Sta sognando: Dreaming è il titolo dell’autoritratto in silicone che apre la mostra dell’artista statunitense allestita dalla Fondazione Nicola Trussardi a Milano, negli spazi di un complesso settecentesco di cui la città sembrava avere dimenticato l’esistenza: Palazzo Citterio. Se il sonno della ragione genera mostri, il Paul McCarthy assopito all’ingresso vi conduce invece in un viaggio nel suo immaginario di artista: nato nel 19