Quando gli artisti tornano in Chiesa. Per rinnovare gli interni del Duomo di Reggio Emilia alcuni grandi nomi dell'arte, italiani e non, sono stati chiamati a rinnovare un rapporto di committenza d'altri tempi e una vocazione sacra che sembrava ormai lontana dal mondo artistico. Coinvolti Ettore Spalletti, Claudio Parmiggiani, Hidetoshi Nagasawa e Jannis Kounellis
di Riccardo Bonini
“Sono mai venuti gli artisti dal Papa? È la prima volta che ciò si verifica, forse. O cioè, sono venuti per secoli, sono sempre stati in relazione col Capo della Chiesa Cattolica, ma per contatti diversi. Si direbbe perfino che si è perduto il filo di questa relazione, di questo rapporto. (...) Dobbiamo dire la grande parola che del resto voi già conoscete? Noi abbiamo bisogno di voi. Il Nostro ministero ha bisogno della vostra collaborazione. Perché, come sapete, il Nostro ministero è quello di predicare e di rendere accessibile e compre
Anticipato da discussioni, polemiche, dimissioni presentate e poi ritirate, approda alla Biennale L'arte non è cosa nostra, la mostra curata dal famoso critico. Le opere di più di duemila artisti "raccomandati" da nomi noti della cultura vengono esposte nel Padiglione Italia. Più che un'esposizione, un'esibizione: imbarazzante ma da vedere.
di Chiara Di Stefano
Durante i tre giorni di apertura della Biennale alla stampa sono tornata più volte nel Padiglione Italia e ne ho constatato l’evoluzione dell’allestimento, dall’1 al 3 giugno quando ha trovato la sua forma definitiva. La sensazione che si è manifestata, fin dal primo giorno, è stata di caos. Non parlo del caos ordinato che avvolgeva gli altri padiglioni in rifinitura, mi riferisco a quel caos che ci troviamo di fronte la mattina dei saldi di fine stagione, di capi sparsi ovunque nell’attesa che il pubblico si avventi su di loro. L'appar
Una mostra a Napoli suggerisce una nuova chiave di lettura dell'arte contemporanea
di Massimo Balducci
In questo periodo, Napoli è una città dominata dal Barocco. Intanto per la mega-mostra Ritorno al Barocco: da Caravaggio a Vanvitelli, distribuita in sei differenti sedi; e quindi per la complementare Barock al Madre (Museo d’Arte contemporanea Donna Regina), dedicata appunto ai legami ed alle analogie fra l’arte barocca e quella contemporanea. Insomma dove ti volti in città è tutto uno spuntare del Barocco in forme più o meno prevedibili, e se l’esposizione principale è fin troppo completa - tanto quasi da raschiare il fondo del bari