LIBRI - NARRATIVA
Un Gesù tutto musica e marijuana e un Padreterno in vacanza sono i protagonisti del nuovo romanzo dello scozzese John Niven, A volte ritorno. Da uno spunto non inedito, una storia buonista e un poco manichea che però, incredibilmente, funziona. Un miracolo?
di Giuseppe De Marco
Prendiamo, diciamo, un Kurt Cobain dei tempi andati. Mettiamogli uno sguardo magnetico e accattivante al posto di quello appannato dalle droghe e un bel sorriso smagliante. Diamo una pulita ai capelli ma lasciamo il look hippy/grunge. Miglioriamo infine (di parecchio) le doti vocali e la dimestichezza con la chitarra. E abbiamo il personaggio. Adesso dobbiamo solo inserirlo nel contesto giusto. Per esempio un bell’X Factor americano, solo moltiplicato per mille in termini di squallore iper commerciale, nonché di audience e annesse folle in delirio. Ora seguiamo lo strabili
21 Giugno 2012
ARTE
In mostra a Parigi James Ensor, il pittore belga noto per le maschere e i teschi. Fu solitario e sprezzante: ad impressionismo, fauvismo e cubismo preferiva se stesso
di Silvia Conti
Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, mentre in Francia gli impressionisti inseguono le trasformazioni della natura, i neoimpressionisti scompongono i colori, i fauve rompono con le prospettive e i cubisti smembrano la realtà, in Belgio un pittore pensa soltanto a se stesso: è James Ensor. “Ho anticipato tutti i movimenti moderni”, dice di sé l’artista, che nel 1887 si dipinge come un Cristo in croce attorniato dai suoi detrattori: un simbolismo non propriamente velato della considerazione che egli aveva del suo genio e degli al
26 Gennaio 2010