Lo schermo ultra-sottile e l'intellettuale snob
Potenza della tecnologia: la nuova generazione di televisori a schermo ultra-sottile non ci permetterà solo di vedere meglio film e serie tv, ma anche di comprendere più a fondo i limiti dell’orizzonte culturale in cui si muovono ancora certi intellettuali di sinistra. Se c’è un topos duro a morire tra questi intellettuali (che, per nostra fortuna, non rappresentano tutta la sinistra) è quello della contrapposizione tra la realtà dei fatti e la finzione creata da quello strumento diabolico chiamato tv.
E’ una piccola filosofia ingenua che raggiunge l’apice del grottesco quando l’intellettuale di turno pensa di darsi un tono dichiarando di non avere la tv o di non guardarla mai. Facendo così intendere – al di là delle sue intenzioni – di avere scarsissima attenzione per realtà, nella misura in cui la finzione è parte essenziale del tessuto del reale.
Ora, il ruolo giocato dalla finzione nella costituzione del reale sarà sempre più potente, perché si stanno progressivamente logorando le soglie simboliche che dovrebbero separare la realtà dalla finzione.
Oggi la soglia simbolica per eccellenza è lo schermo. E’ qui, sullo schermo, che la finzione esercita tutto il suo potere. Più lo schermo si assottiglia, più perde quel potere schermante che doveva garantire l’osservazione in sicurezza. Lo schermo ultra-sottile smette così di essere schermo per diventare una porta, una soglia attraversabile, porosa. Una seconda pelle delle immagini. Lo aveva già visto David Cronenberg in Videodrome, ma purtroppo a sinistra continuiamo a credere di dover parlar bene di pessimi film come Videocracy. Sia benvenuto dunque il televisore ultra-sottile come efficace strumento di autocritica intellettuale.
Commenti
Mi è piaciuto il suo pezzo.
Mi è piaciuto il suo pezzo. Io sono una di quelle che la Tv la guarda poco ma poi magari finiamo sul web a cercare altro. Farne a meno, forse no ma magari se oltre ad assottigliare lo schermo, si riducesse anche la spazzatura che invade lo schermo ultrasottile nella speranza che tale taglio finzionale possa avere benefici influssi anche sul reale non sarebbe poi tanto male...
Un pezzo che nn vuol dir
Un pezzo che nn vuol dir niente
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