Detersivi 2.0
Sono lontani i tempi in cui il vecchio claim degli anni Settanta faceva canticchiare agli italiani che "con Nelsen piatti li vuol lavare lui", stupendoli col paradosso di un maschio che si proponeva nientemeno che di fare un lavoro domestico, femminile per definizione.
Per capire come i tempi siano cambiati, basterebbe osservare gli ultimi anni di spot di Dixan con Fabio De Luigi. Prima l’avevano costretto a interpretare lo spot storico della marca, il famoso cambio del fustino alla casalinga ossessionata dal candore; nell’ultimo spot invece è diventato lui il target - imbranato come si conviene a chi da generazioni trova le camicie inamidate già nell’armadio - e si consuma sul dilemma di come sbiancarsi dopo un bagno di sugo tipo accoltellamento al ventre.
Se la pubblicità non è avanguardia, ma registra la realtà a cambiamento avvenuto, l’esistenza di questo spot è segno certo che chini dinanzi alla lavatrice ci sono adesso un bel po’ di uomini. Imbranati forse. Però ci sono. E per chi pensa che una rondine non faccia primavera, l’altra sera ho beccato uno spot analogo, ma ancora più "sovversivo", di un’altra marca di cui non ho fatto in tempo a segnare il nome: lui e lei al cinema, filmone da pianto greco, lei che cerca la consolazione della sua spalla maschia, lui che esita interrogandosi se il fondotinta si possa tirar via dalla camicia. Ma poi gli sovviene provvidente il ricordo del suo detersivo che tutto cancella, e via di abbracci confortanti. Lo ammetto, mi sono commossa anche io a vedere un lui non imbranato al pensiero di avviare un ciclo di lavaggio, e una lei che del lavoro domestico è causa, non comoda soluzione. Certo, di stirare e lavare per terra per gli uomini degli spot ancora non se ne parla. Magari qualche moglie di pubblicitario potrebbe provare a darsi malata per un po’, hai visto mai.
Commenti
MMMMMMMMhh le 3 Valentine.
MMMMMMMMhh le 3 Valentine. mandatemi il cell.
Partendo proprio dal corretto
Partendo proprio dal corretto presupposto secondo cui la pubblicità non anticipa i tempi ma registra la realtà a cambiamento avvenuto, io non credo che le due pubblicità menzionate siano molto incoraggianti. Certamente una buona quantità di uomini ha iniziato giocoforza a lavarsi le mutande e a preoccuparsi moderatamente di smacchiatori e ammorbidenti, ma il contesto nel quale questi spot vengono inseriti sono talmente tradizionalisti e conservatori da essere avvilenti. In quello con Fabio De Luigi (che ho trovato su youtube come spot del detersivo Dash) il comico offre, secondo il tradizionale copione, i celeberrimi flaconi di detersivo comune alla casalinga consapevole del valore insuperabile del summenzionato marchio, e in quello successivamente ricordato a De Luigi viene insegnato a smacchiarsi la camicia dalle esperte del settore per antonomasia, le donne, fra le quali emerge come un simpatico e goffo intruso. Nella seconda pubblicità, quella del cinema, il contesto cavalca un luogo comune talmente macchiettistico da non risultare simpatico nemmeno a chi degli stereotipi sessisti ride ancora. Lui potrà anche preoccuparsi delle macchie di trucco sulla camicia, ma io, donna con mutande da lavare incorporate, un detersivo che dipinge una scenetta del genere non lo compro di sicuro. Insomma, concordo sul fatto che questi spot abbiano innovativamente ampliato il target di destinatari prendendo atto di una realtà abbastanza comune, ma al tempo stesso, prima di definirli davvero incoraggianti o innovativi, vorrei vedere un uomo, da solo e senza spalla femminile, pubblicizzare con brio le virtù dello smacchiatore rivoluzionario, magari alle prese con qualche patacca di marmellata creata dai bambini due secondi prima. Allora sì che, per quanto mi riguarda, festeggerei.
Ma povero vedovo , non c'è
Ma povero vedovo , non c'è niente da festeggiare , cara Valentina.
Prendendo la tua boutade
Prendendo la tua boutade noire come un'espressione machista di cattivo gusto , credo che allora non comprerei lo stesso tale detersivo. Anzi non comprerei nessun detersivo e rimarrei sporca senza lavarmi come dice il presidente del consiglio.
Cosi mi piaci , mi daresti il
Cosi mi piaci , mi daresti il tuo cell ?
Credo si stia generando una
Credo si stia generando una certa confusione ! Io sono la prima Valentina e la seconda Valentina per distinguersi da me dovrebbe firmarsi Valentina2, quando risponde indebitamente a pierpà , che aveva risposto a me.
HAI RAGINE _ PERCHè
HAI RAGINE _ PERCHè ALTRIMENTI VA A FINIRE CHE SPAMMANO TUTTO IL SITO!!
Uno sguardo attento e
Uno sguardo attento e ironico.
OMINO BIANCO....Michela.. la
OMINO BIANCO....Michela.. la marca che non ti sei segnata. Saludos
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