Tuona per qualche ora l’allarme sul web. È giallo e la fantasia corre alla ricerca di indizi, di tracce sulla Carta e il Territorio e, a chi ha...
di Gioia Gottini
Per le Madonne
Oggi, 8 dicembre, si festeggia l'Immacolata Concezione, una delle ricorrenze più ambigue della cristianità. Allora disambiguiamola: l'Immacolata Concezione non è riferita al fatto che Maria concepisce Gesù per opera dello Spirito Santo, ma al fatto che Maria stessa sia nata senza peccato originale. Perché era necessaria questa premessa? Perché Dio non poteva incarnarsi in una donna generata da un banale rapporto sessuale: Anna, la madre di Maria, pur essendo sterile, riceve la grazia di una maternità. Il tutto serve a fare capire che Maria non è una donna normale, una di noi, per quanto assolutamente vergine prima durante e dopo il parto: già nasce perfettina, figlia del miracolo, non riproducibile. Dogma controverso, sancito solo nel 1854 con bolla papale di Pio IX.
L'Immacolata Concezione è un attributo della Madonna che la rende distante, impedendo di fatto una qualsiasi identificazione con una delle poche figure femminili che godono di qualche considerazione della teogonia cristiana. Eppure il culto di Maria è diffusissimo e trasversale, un po' come quello per padre Pio, che ormai dà punti a Gesù, o di san Gennaro per la cui intercessione il fedele si rivolge all'Altissimo, e non viceversa (un po' come chiedere a Berlusconi di intercedere presso Saccà per una fiction in Rai, per intenderci).
Il motivo della fortuna del personaggio risiede nel fatto che di Madonne ce n'è una folla, alcune decisamente più alla mano e stravaganti. Ognuna gode di un suo culto limitato nel luogo (che spesso coincide con quello di una sua apparizione) e nel tempo, ma per questo ancora più tenace e anche, diciamocelo, piuttosto pagano. D'altra parte l'iconografia mariana, con la mezzaluna crescente e il figlioletto tra le braccia, è ricalcata pesantemente su quella della dea Iside, la madre santa nel mondo antico. Ma il parallelismo più calzante è quello con altre dee orientali: proprio come nell'induismo, la Madonna è una divinità con molteplici avatar, basta scegliere quella che fa al nostro caso.
Ci sono le varie Madonne nere politically correct o le varianti solo abbronzate; la Madonna della Neve che sfida il riscaldamento globale; l' Addolorata che ne ha viste di tutti i colori e quindi ha una parola buona per tutti, un po' come una Maria De Filippi vestita meglio; la Madonna della Salute che ci preserva da epidemie varie; l'Assunta che difatti ormai solo un miracolo, e poi scendendo di livello nei super-poteri la Madonna del Boschetto (sic!), la Madonna della Lettera, quella della Tosse... Morale? Ancora una volta, mentre Dio è uno o al massimo trino, alle donne tocca farsi in quattro, mettere una pezza qua e là da autentiche virtuose del multi-tasking, il tutto con il sorriso sulle labbra e al massimo qualche moccolo di ringraziamento.
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Inserito da Gioia Gottini - 8 dicembre, 2009 - 01:18
Commenti
punte di originalità, ma
punte di originalità, ma alcune cadute improprie...Maria (de filippi) nooooooooo!
grande!
grande!
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