C’è una “manovra volta a screditare”, si tratta di “attacchi personali”, ma per fortuna “il popolo è dalla sua parte”. Sembrano i soliti argomenti del premier italiano, ma da qualche tempo sono stati adottati da un altro Capo di Stato…
di Angelo d'Orsi
La vicenda della pedofilia ecclesiastica sta assumendo tratti non solo inquietanti, ma decisamente urtanti. Se fossi ancora cattolico (il che non sono, grazie a Dio, direbbe Buñuel) sarei furioso con il “sommo pontefice” e tutte le gerarchie vaticane, che hanno coperto questa terribile verità per decenni (non voglio risalire troppo indietro nel tempo, come pure si potrebbe fare), e, da quando sono apparse le prime crepe nell’edificio, hanno tentato di minimizzare, poi giustificare, e in ogni modo salvare la “rispettabilità” dell’istituzione e soprattutto del Papa.
Sarei furioso, non solo per il patetico tentativo di ridurre tutto a “casi singoli” (come i carabinieri o agenti smascherati come violenti, finanzieri come ladri e quant’altro: mele marce, l’Arma è sana; anche Mario Chiesa era solo “un mariuolo”, il Psi era un partito onesto…), ma soprattutto per la logica rovesciata con cui viene trattato il sesso. Quello con i ragazzini nelle sacrestie o negli oratori, imposto dall’autorità sacrale del sacerdote o del frate, è cosa accettabile, in fin dei conti; accettabile è pure quello del primo ministro con signorine (anche di tenerissima età) comprate con denaro sonante, o con ingaggi televisivi o politici, purché si dichiari cattolico apostolico romano e a favore della “vita”; il sesso invece che non si vuole produca, in coppie che si amano, figli indesiderati; il sesso che non viene considerato un obbligo per patti matrimoniali tra eterosessuali; il sesso libero tra persone adulte e consenzienti, fuori dagli schemi istituzionali cattolici, ed eterosessuali: quello è cosa brutta e riprovevole, evidentemente.
Ebbene, questo dualismo di una Chiesa che protegge o giustifica i suoi pastori, anche quando si macchiano, regolarmente e diffusamente, di peccati che la loro morale e la loro dottrina respinge come esecrabili, mentre perseguita le pecorelle del gregge cristiano, e cerca di trasformare in peccaminoso quanto di più bello la natura abbia dato ai viventi, questo è francamente osceno. Le perseguita, quelle pecorelle, accanendosi in specie contro la donna, evidentemente considerata ancora costola del demonio: non solo riprovandone la libertà di scelta, per la sessualità e la gravidanza, ma cercando di impedirla e, se proprio deve averne un briciolo, bene, che ce l’abbia con le più gravi difficoltà. Che non soltanto partorisca, ma anche abortisca con dolore.
Di qui, nel calderone oscurantista che accomuna Benedetto XVI e Berlusconi (altro che modernizzatore!), i leghisti e gli uddiccini, accanto ai tentativi di “rivedere” la legge 194, e di bloccare l’uso della pillola del giorno dopo, la demonizzata RU486, troviamo testamento biologico, ricerca sulle staminali, eutanasia; e persino il tentato ritorno al mitico creazionismo antidarwiniano...
E, a petto di tanto acrimonioso accanimento in nome della “vita” (ma cos’è?) e del “disegno divino” (idem), vediamo un arroccarsi di Santa Madre Chiesa, la quale, davanti alle accuse sempre più dilaganti, sempre più circostanziate, con tanto di testimoni e vittime che finalmente vengono allo scoperto, e persino di non poche confessioni, reagisce come Berlusconi davanti ai mille processi che lo riguardano: è un complotto contro il Papa, è arrivato a dire, e non in una crisi di ubriachezza, il cardinale Sodano, voce eminentissima delle eminenze porporali, alludendo alle rivelazioni ormai quotidiane sulla pedofilia ecclesiastica. E altre voci autorevoli si levano denunciando la “manovra” antipontificia, mentre, naturalmente, si chiama in causa, come muto testimone a favore, “il popolo”, variamente appellato. Per Berlusconi sono i giudici e la stampa “di sinistra” (?), per le loro eminenze, i cospiratori si annidano dappertutto: giornali, tv, magistrati, opinione pubblica laica.
Che dire? La Chiesa, ahiloro, si è berlusconizzata. Non solo ha stretto un patto d’acciaio, con il cavaliere; ma ne ha assunto la tattica. E in luogo della verità (“io sono la verità e la vita”, no?), è diventata luogo di mercimonio, di meretricio, e, il che è la colpa peggiore, di menzogna. Le tre M della Chiesa del nuovo Millennio. E in cambio di un po’ di respiro immediato, di qualche prebenda, di una (cospicua, peraltro) messe di benefici per i suoi fedelissimi – dai medici “obiettori” agli insegnanti di religione, dalle scuole private ai “banchieri di dio”… – essa si consegna a chi, se fossi ancora cristiano, non esiterei a definire oggi l’incarnazione dell’Anticristo.
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Riflettendo sulla
Riflettendo sulla dichiarazione ( quella più mite, direi, fra quelle rilasciate da tutti i massimi esponenti ecclesiastici )del Cardinal Angelo Scola, Patriarca di Venezia, ho avuto anch’io quel dubbio, cioè che la Chiesa con la sua ottusità dogmatica e con la sua incapacità di venire incontro al mondo stia consegnando le chiavi di Pietro all’Anticristo ( e non sarebbe la prima volta , nella Storia). Scola ha parlato di una Chiesa quasi sotto assedio precisando che però le persecuzioni, le ingiuste calunnie indirizzate contro la Chiesa sono un fatto naturale , ineludibile nella Storia. Ma Scola ha commesso un errore grossolano di interpretazione della realtà, quando ha aggiunto che questo ( l’essere oggetto di persecuzione) è lo stesso destino che toccò a Cristo e la Chiesa quindi sta reagendo come Cristo. Ma siamo proprio sicuri che è Cristo a suggerire questa modalità dell’agire ?
A Cristo chiamato a rispondere davanti a Pilato , come un impostore, dell’accusa di lesa maestà, Gli fu chiesto : Sei Tu il figlio di Dio? Ora,non risulta in nessuno degli scritti del NT che si arrampicò sugli specchi, che strappò di mano il flagellum ai suoi carnefici… gridò forse al mondo intero: queste sono calunnie, chiacchiericci, io sono la vittima??? Ma soprattutto, nessuno egli evangelisti ci dice che chiamò Cesare per avere il suo appoggio. Egli rispose con questa semplice frase , il cui significato rimane ancora oggi sospeso: “Tu lo dici”.
Ma forse ha ragione Angelo d’Orsi, questa reazione della Chiesa ( tanto simile a quelle innumerevoli reazioni del Principe laico, quando si difende dalle calunnie delle toghe rosse ) non può che essere il frutto della berlusconizzazione della Chiesa stessa. E' Il processo di berlusconizzazione che ha portato evidentemente la Chiesa ad interpretare i propri valori sotto una luce più diabolicamente sultanistica, rilanciando un inedito significato della parola “amore cristiano” : L’amore dei potenti che trionfa sull’ ’invidia e l’odio dei sudditi. Solo i miserabili , infatti, si arrendono vilmente cedendo con la cappa anche il mantello . Per non dire che spesso vi sono costretti dai ricatti dei pre-potenti.
Quanto dici è giusto, ma
Quanto dici è giusto, ma attenzione a non cadere nel gioco degli opposti. Di buono e cattivo, di giusto e di sbagliato ci sono tracce ovunque. Usare il potere senza esserne coinvolti non è facile e non è questa una giustificazione; ma solo il pensiero di colui che non contando nulla, non coinvolto nei giochi, immagina quali siano i veri interessi e legami del potere. Giochi ai quali, se non stai, puoi solo morire o essere brutalmente screditato. Possiamo cambiare nel nostro piccolo e dobbiamo trovare una via di mezzo attraverso le cose migliori di ogni aspetto, idea ed esperienza. Superando l'apparenza e costruendo prima di tutto dentro di noi. Tanto facile a dire, quanto difficile a farsi.
Con quanta semplice lucidità
Con quanta semplice lucidità si possa analizzare, intrecciare e specificare un argomento così delicato e nascosto al mondo da secoli.... e come l'intreccio tra politica e papato oramai sia un "male" di questa Italia, tra i tanti mali di questo paese che si sta disintegrando grazie al "sistema" che si è creato proprio in seguito a tutto questo clienteralismo generalizzato che non ha risparmiato nessuno di coloro che stanno al potere. Bisogna cambiare, ricominciare cambiando la classe politica, prendendo esempio dalla Toscana e dal suo sindaco.. Basta con la vecchia classe politica che si arrotola intorno al proprio potere e non vuole mollare la poltrona, altro che pensare al paese..!! Ci sono tanti giovani e meno giovani disposti a cambiare veramente questo paese a mettersi in gioco in prima persona, utilizziamoli nella nostra politica di cambiamento, di opposizione allo sfacelo del berlusconismo ... al quale oramai i più si stanno adeguando.. e quando inizieranno anch'essi ad adeguarsi alla vecchia politica, ne entreranno dei nuovi, nuove forze per il nostro paese che sta divenendo un terzo mondo della politica...
Quanti ce ne vorrebbero come Lei Prof. D'Orsi .... continui a scrivere... sempre... Grazie!!
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