Togliere il superfluo dalla materia per far emergere la forma: è la lezione di Michelangelo, che il maestro francese ha fatto propria. Un grande innovatore che non aveva paura di ispirarsi alla tradizione: al Museo Santa Giulia di Brescia, tutta la sua opera viene ripercorsa attraverso il rapporto confidenziale con il Buonarroti
di Anna Colafiglio
“Si potrebbe far rotolare una statua di Michelangelo dall’alto di una collina fino a far scomparire la maggior parte degli elementi di superficie: la forma rimarrebbe comunque intatta”; parole di Henri Matisse, che riassumono in una vivida immagine l’essenza di questa mostra. L’accostamento è apparentemente impossibile. La strana coppia, si direbbe: Michelangelo e Matisse, il Rinascimento e il Novecento a confronto. Due mondi opposti, inconciliabili addirittura, se si vuol dar retta alla voce delle prime impressioni. Di fatto, però, addentrandoci neg
Il maestro bolognese è noto perché stava sempre in casa a dipingere nature morte e bottiglie. La mostra L'essenza del paesaggio ad Alba ci fa riscoprire la sua produzione "all'esterno", governata dalle stesse leggi intimiste
di Mirko Nottoli
Che ci sarà mai ancora da scoprire su Giorgio Morandi? Morandi, il pittore delle nature morte, il pittore delle bottiglie, il pittore dei quadri tutti uguali, il pittore noioso per definizione, quello che non esce mai da Bologna, quello che non esce mai dalla sua stanza di via Fondazza, circondato dai suoi vasi, dai suoi piattini, dai suoi bicchieri, dalle sue cianfrusaglie. Che dipinge e ridipinge in loop continuo. E invece. Invece, la mostra Morandi – l’essenza del paesaggio, organizzata dalla Fondazione Ferrero, ci rivela un Morandi diverso, inedito, un Morandi ch
E' arrivato in Italia un altro album di Blexbolex, illustratore francese sempre all'avanguardia. Tra citazioni di Manet e rimandi al lavoro di Magritte, in Stagioni il rapporto tra le immagini e il loro significato si fa sempre più complesso. E, pagina dopo pagina, il piccolo lettore cresce
di Giulia Stok
Giorgione da Castelfranco, Jacopo da Bassano, Cima da Conegliano: tre pittori conterranei e tre mostre a loro dedicate. Un percorso per ricordare quale straordinario centro di stili e correnti artistiche è stato il Veneto tra XIII e XIV secolo
di Andrea Dusio
“Roma è più grande di New York, perché contiene tutta l’America e se stessa”. Invecchiando, i tempi della provincia mi esasperano. Vicenza, sotto la pioggia di un treno perso e di un altro che non vuole arrivare, mi sembra fatta di gente che aspetta. Ognuno ha il suo modo d’ingannare il tempo, evitando accuratamente di guardare e parlare. La civiltà della conversazione, quella che si estende dagli Asolani a Signore e Signori, è dissolta. Egualmente irrintracciabile e inservibile è lo sguardo dei viaggiatori locali, Piovene, Com
Il regista palermitano Luca Guadagnino racconta le passioni che sconvolgono i Recchi, famiglia dell'alta borghesia lombarda. La trama è esile ma il fascino delle immagini e l'eleganza dello stile rubano la scena anche al cast.
di Andrea B. Previtera
Poi mi infilo il cappotto ed esco dalla sala il prima possibile, con addosso un’angoscia indefinita. Un’angoscia che mi ha raggiunto già con i colori delle prime inquadrature e che non ha allentato la morsa nemmeno per uno dei centoventi minuti di proiezione. Perchè qualcosa mi convince a cominciare dalla fine a parlare di questo film di Luca Guadagnino, regista e sceneggiatore di Io sono l’amore. Un film da quattro soli che si fanno tre nel momento stesso in cui le virtù premono oltre il margine dell’eccesso, fortunatamente senza rompere mai l&rsq