Amori, paure e speranze di quattro amici non ancora trentenni. La simmetria dei desideri racconta il passaggio all'età adulta senza toni melodrammatici, ma con sensibilità e bravura tali da fare dell'autore la più grande penna israeliana dopo Grossman
di Alessandra Minervini
Il secondo romanzo dell'autore di E poi siamo arrivati alla fine racconta la storia di un uomo alle prese con una misteriosa malattia, che lo costringe a camminare contro la sua volontà
di Giovanni Zagni
Joshua Ferris, americano dell'Illinois, classe 1974, ha esordito nel 2007 con il pluripremiato E poi siamo arrivati alla fine, ambientato in un'azienda pubblicitaria e scritto per gran parte in prima persona plurale: la sua ironica leggerezza ricorda da vicino i migliori romanzi di Nick Hornby, ma già si intravede la capacità di misurarsi con temi come la malattia, la morte, il fallimento esistenziale. Con questi infatti vuole fare i conti Non conosco il tuo nome, secondo romanzo di Ferris. La storia è quella di Tim Farnsworth, avvocato in un grande studio legale di New Yo
Filetto di faraona e parfait al cioccolato, mentre si discute di come coprire l'omicidio commesso dai figli adolescenti. Così i colti e progressisti protagonisti de La cena di Herman Koch trasmettono al lettore la loro algida inquietudine
di Giampaolo Simi