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LIBRI - NARRATIVA

Alessandro Piperno analizza impietosamente relazioni famigliari e fragilità umane, come il suo illustre (e non unico) modello. Tra un richiamo kafkiano e una minilolita, la parabola discendente di un professionista romano tifoso di Craxi


di Lorenza Trai

I lettori ammirati di Philip Roth, al cospetto del secondo romanzo di Alessandro Piperno, non hanno scuse: devono apprezzarlo, per l’impianto narrativo molto simile ad alcuni capolavori di Roth, oppure infastidirsi, per la evidente adesione al modello di riferimento. Dichiariamolo subito: questo romanzo è convincente, alcune pagine regalano una analisi impietosa delle relazioni familiari e della fragilità umana, raggiungendo punte di dolorosa verità; forse è lo scivolare progressivo della trama verso il surreale che rende il racconto da un lato pi&ug
08 Dicembre 2010

WEEKEND - LETTERATURA

Esiste, al di là di antiquati pregiudizi, uno specifico femminile in letteratura? L'indagine di una scrittrice


di Sandra Petrignani

L’argomento si ripropone regolarmente: esiste una letteratura femminile? Ha senso dividere la letteratura, al di là di un elemento brutalmente sociologico legato al sesso degli autori, in maschile e femminile? Non sarà che continuando a distinguere le due categorie si finisce per ghettizzare i libri scritti da donne? Capita che mi trovi a cena con un amico autore di saggi ammirevoli, Massimo Onofri, critico militante capace di severità inaudita, docente universitario, firma fissa dell’Avvenire, e poi collaboratore della Stampa, L’Indice, Nuovi Argomenti,
08 Gennaio 2010