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FILM

I fratelli Coen portano per la seconda volta sullo schermo un romanzo di Charles Portis del 1968. Al fianco di Jeff Bridges (nella parte dello sceriffo guercio che valse l’Oscar a John Wayne) spicca il personaggio della giovane cowgirl Mattie, piccola femminista ai tempi del Far West 


di Sandra Petrignani

Ha l’età di Lolita, la determinazione di Jo di Piccole donne, la fiducia nel futuro di Pollyanna e la passione per l’avventura di Pippi Calzelunghe. Si chiama Mattie (la strepitosa attrice tredicenne Hailee Steinfeld) e la sua storia, creata in un romanzo americano del 1968 da Charles Portis, Un vero uomo per Mattie Ross, rivive per la seconda volta sul grande schermo nel nuovo film dei fratelli Coen.   La prima fu nel ’69 ne Il Grinta che valse il suo unico Oscar a John Wayne. Ma a parte il titolo originale, True Grit, i Coen prendono le distanze da quel pr
16 Febbraio 2011

FILM

Nella seconda parte del cult fantascientifico tocca a Sam Flynn calarsi nel fantastico mondo virtuale creato dal padre, il leggendario hacker Kevin. Ennesimo sequel, dove la Disney fa uso degli effetti speciali più moderni per portare l'orologio indietro agli anni '80: ci riesce, ma solo con Jeff Bridges


di Andrea B. Previtera

Dev'essere un altro caso di eutanasia negata, ci dev'essere lo zampino del Vaticano. Entrati in coma circa vent'anni fa, gli anni 80 restano saldamente intubati e nutriti, di remake in remake, di sequel in sequel, di (sigh) reboot in reboot. Esaurita dunque in due righe la quota di prestiti linguistici concessa, veniamo all'oggetto della recensione: Tron Legacy.   Cosa accadeva nel 1982? L'Italia vinceva i mondiali di calcio, Villeneuve perdeva la vita in un incidente mortale, veniva istituita la giornata mondiale della danza, e la Disney usciva nelle sale con questo meraviglioso guazzabu
10 Gennaio 2011

FILM

E' stato premiato con l'Oscar al protagonista, ma Crazy Heart di Scott Cooper ricorda certi pomeriggi d'infanzia davanti a Rete 4: una miscela di buoni sentimenti e luoghi comuni, però in salsa country. Un cantante alcolizzato in bolletta, una madre single e una nuova carriera


di Andrea B. Previtera

C’erano un tempo dei pomeriggi dai colori diversi; più che sedermi mi arrampicavo su una sedia, mia madre mi portava la merenda e premeva 4 sul telecomando. Seguiva un’ora e mezza di un buonismo tanto universale e stereotipato da raggiungere in tutta la sua ovvietà anche un bambino di dieci anni: madri coraggio, chemioterapie, debiti con strozzini, poi la redenzione e il finale con sospiro di sollievo. Vent’anni dopo: Crazy Heart, e quasi sento sul palato il sapore del pane e marmellata.    Eccola ritrovata, quella miscela non-stra ordinaria di buoni s
05 Marzo 2010