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FILM

Dopo aver perso il figlioletto in un incidente stradale, marito e moglie (Nicole Kidman e Aaron Eckhart) affrontano il lutto seguendo percorsi diversi. Per il suo primo film drammatico, John Cameron Mitchell sceglie una storia difficile, dimostrando però un tocco registico di grande sensibilità    


di Marinella Doriguzzi Bozzo

Cosa si può fare contro il dolore? Tanto più se questo dolore non solo è irrimediabile, ma anche contro natura, riguardando due giovani genitori costretti a sopravvivere al proprio figlio, che cosa si può fare? Niente o (quasi) tutto. Ed è appunto il “quasi tutto” che il film descrive nitidamente, declinandosi sulla base di un assurdo geometrico, ossia la divergenza progressiva fra due parallele.   Perché lei (Nicole Kidman), cerca di attaccarsi alla stolida ripetitività della casalinghitudine, cancellando nel contempo ogni tra
21 Febbraio 2011

FILM

Nonostante l'ottima prova di Elio Germano, premiato come miglior attore a Cannes, La nostra vita di Daniele Luchetti conferma l'incapacità del cinema italiano di raccontare gli scenari del nuovo proletariato. L'abbiamo visto in anteprima al Festival


di Simone Dotto

Da qualcosa come quindici o vent’anni, il cosiddetto cinema italiano medio si trova dietro il banco degli imputati, sempre con i soliti capi d’accusa. Gli si rimprovera, in breve, una sostanziale incapacità di uscire dalle note cornici narrative, per le quali l’ottanta per cento delle storie ha immancabilmente luogo in un qualche loft della Roma bene. Ogni anno, sui nostri schermi, decine di liberi professionisti della medio-alta borghesia si aggirano in preda a generiche angosce esistenziali, tra non meno generiche ambientazioni di fondo e arredi che sembrano presi di
24 Maggio 2010