FILM ANIMAZIONE
Era un'idea del grande comico francese Jacques Tati: un prestigiatore parigino che, con l'avvicinarsi degli anni sessanta, parte per cercare fortuna a Londra. Il disegnatore Sylvain Chomet l'ha ripresa e ne ha fatto una poesia animata, forse troppo fedele alla personalità del suo ispiratore
di Marinella Doriguzzi Bozzo
Tre avvertimenti quasi perentori: chi scarta questo film perché d’animazione non in 3D, sbaglia. Chi coltiva delle aspettative molto alte, memore della precedente, ineguagliabile pellicola di Chomet (Appuntamento a Belleville, 2003) sbaglia di nuovo. Chi crede utile, come in molti percorsi scolastici, volgere la poesia in prosa, per renderla più comprensibile, sbaglia ancora. Chi ama il disegno, invece, acquisti il biglietto e lo metta a frutto. Tecnicamente entriamo in un mondo in cui tutto ciò che è fisicamente “mobile” (esseri umani, anim
03 Novembre 2010
FILM
In tempo di cartoni ultratecnologici, i registi francesi Aubier e Patar sanno ancora giocare con i pupazzi e divertirsi come bambini. In Panico al villaggio riscoprono i piaceri della stop motion e dell'animazione vecchio stile
di Andrea B. Previtera
Eccola! Eccola! E’ l’ondata di ritorno! Lo dicevo che sarebbe arrivata. Quanto, quanto l’avevo attesa. Magari esagero, magari è appena un po’ di spuma, ma a me sembra di scorgerla questa piccola flessione verso il passato dopo la notte degli eccessi. Queste pellicole dense e intime che si fanno strada tra i grandi kolossal centomilionari, questi pezzi di plastica e plastilina che tornano sul grande schermo sgomitando fra i figli di Toy Story. Allora, dopo Coraline, dopo Fantastic Mister Fox ecco Panico al villaggio. Un altro lungometraggio in stop mot
05 Luglio 2010