Urge è il nuovo, irresistibile spettacolo del comico bolognese. Assieme al consueto repertorio di calembour e scenari apparentemente assurdi, nel soliloquio dell'attore-paroliere spunta anche qualche preciso riferimento all'attualità
di Sergio Buttiglieri
Ogni volta che si assiste ad uno spettacolo di Bergonzoni ritorna la stessa sensazione: un fiume in piena che ti travolge. La raffica di battute con cui l’autore allaga la sala è dirompente, impressionante, irresistibile. Con quel sottile retrogusto gaddiano Bergonzoni riesce a farci rendere conto che le parole che conosciamo, che utilizziamo, così come le situazioni in cui ogni giorno viviamo, possono diventare tutt’altro. Basta guardarle dall’esterno. Una lucidità ipercritica, quella dell’artista bolognese che ogni volta riesce a stupirci. &n
Le telecamere che lo seguivano durante le scorse tournée non ci sono più, e i giornali l'hanno abbandonato da un bel pezzo. Ma lui è tornato con un nuovo show, Grillo is back
di Igor Vazzaz
Come si può recensire uno show di Beppe Grillo? Domanda prevedibile, ma necessaria: l’analisi di un oggetto, qualsiasi esso sia, può sperare d’avere uno straccio di senso soltanto a patto d’accordarsi su una definizione quanto più univoca del medesimo, pena il fraintendimento sicuro o la totale inutilità dell’analisi stessa - ammettendo che questa abbia un valore in sé, cosa che diamo scontata, non senza una pallida speranza. Ebbene, la natura ondivaga del Grillo–personaggio (è un attore? un comico? un autore satir
Il comico e la scatenata compagnia Baby gang in D'ora in poi. Come sarebbe se fosse diverso. Uno spettacolo che mescola cabaret, commedia brillante, sperimentazione, avanguardia, dramma, metateatro, monologo e persino musical
di Daniel Agami
“Sognava il suicidio collettivo (bel progetto!)… un poeta deve morire perché le sue parole abbiano valore” (Carolina De La Calle Casanova) La morte e il comico, allegria di naufragi, funerali allegri. Sono tre ossimori, ma uno di questi non dovrebbe esserlo: eppure, la storia culturale ha imposto al comico (inteso come persona) due divieti difficilmente valicabili: la sessualità (il comico non può fare sesso, se non onanistico) e la morte (il comico non può morire). Comicità e Morte sembrano estremi, al punto tale che l’unione improp