Riceve molte visite, ultimamente, la Rocinha, grande comunidade alla periferia di Rio de Janeiro: oltre alle sempre più insistenti incursioni di una polizia pacificadora che dovrebbe far piazza pulita dei narcotrafficanti, ci sono gli appositi Favelatour, per i curiosi che vogliono vedere la realtà delle bidonville senza leggere i giornali
di Igor Vazzaz
L’appuntamento è a Copacabana, presso l’hotel più in della città. Frotte di fanciulle in orgasmo attendono che una qualche popstar faccia capolino. Giornata grigia, bagnata, è l’estate tropicale, trionfo appiccicoso di lentezza. Un furgone ci attende: sorpresa, il nostro Virgilio è Luigi, friulano trapiantato a Rio de Janeiro, benché la visita, come previsto, sarà in castigliano. Si parte dalla Zona Sul della cidade maravilhosa, raccogliendo lungo il cammino altri turisti che hanno prenotato. Sotto le gomme del Ford, lingue d&r
E' il malanno dell'ultima stagione musicale e colpisce soprattutto i pianisti di casa nostra. Come Stefania Tallini da Roma: The Illusionist è un disco di piano solo, fatto di composizioni originali, eppure presenta tutti i sintomi della saudade
di Marco Buttafuoco
In questi ultimi anni il Brasile è diventato una sorta di terra promessa per molti musicisti italiani dell’area dell’improvvisazione. Non è però il samba e non è la bossa nova il genere cui guardano i vari Stefano Bollani, Bebo Ferra (leggi la nostra recensione), Nicola Stilo o il grande fagottista Rino Vernizzi. Non è stata la musica di Jobim a provocare a Gabriele Mirabassi una vera e propria folgorazione esistenziale. D’altronde samba e bossa sono solo le ultime isole di un vasto mare musicale, sul quale si accavallano onde di div
Legatura di valore è il disco d'esordio di Rita Sannia: in un viaggio interiore che parte da Iglesias fino alle coste di un Brasile immaginato, la cantante e i suoi collaboratori collezionano dieci raffinate cartoline di pop music internazionale
di Marco Buttafuoco
E’ un disco particolare ed insolito questo che segna l’esordio di Rita Sannia. Al cd vero e proprio si affianca, infatti, un booklet intensissimo, nel quale la cantante sarda racconta la sua terra, la sua infanzia, le suggestioni del paesaggio dell’isola, la sua visione felicemente inquieta, molto intimista, della realtà e della musica. Nostalgia allegra del passato, asperità ammorbidite di rocce antiche, saudade della terra scabra di Sardegna. Per dare colore musicale al suo mondo poetico la Sannia ha chiamato il chitarrista e conterraneo Peo Alfon