• Seguici su:
DISCHI

Saudade di Sardegna

Legatura di valore è il disco d'esordio di Rita Sannia: in un viaggio interiore che parte da Iglesias fino alle coste di un Brasile immaginato, la cantante e i suoi collaboratori collezionano dieci raffinate cartoline di pop music internazionale


di Marco Buttafuoco


rita_pianoforte.jpgE’ un disco particolare ed insolito questo che segna l’esordio di Rita Sannia. Al cd vero e proprio si affianca, infatti, un booklet intensissimo, nel quale la cantante sarda racconta la sua terra, la sua infanzia, le suggestioni del paesaggio dell’isola, la sua visione felicemente inquieta, molto intimista, della realtà e della musica. Nostalgia allegra del passato, asperità ammorbidite di rocce antiche, saudade della terra scabra di Sardegna. 
 
Per dare colore musicale al suo mondo poetico la Sannia ha chiamato il chitarrista e conterraneo Peo Alfonsi, già collaboratore di grandi nomi come Gabriele Mirabassi e Norma Winstone. Suoi sono i pregevoli arrangiamenti di quasi tutti i brani (Solo quello di My favorite things è opera di un altro sardo, Salvatore Majore). 
 
Saudade, dicevamo. Infatti, per questo lavoro Alfonsi ha spesso attinto a piene mani al vasto serbatoio dell’espressività musicale - classica e popolare - del Brasile: delicati giochi di archi, profumi di jazz, festosità carnevalesche danno un abito dalle morbide tinte alle emozioni della vocalist. D’altronde il modo di cantare della Sannia, essenziale e pulito, senza virtuosismi, è molto vicino a quello delle sambista carioca: a rendere ancora più gradevole il quadro d’insieme è la partecipazione di alcuni illustri improvvisatori quali Roberto Dani alla batteria e Mauro Ottolini, che suona il sousafono, nella deliziosa Escravo da alegria firmata da Toquinho.
 
A formare la scaletta di Legatura di Valore sono quasi sempre brani non notissimi ma inquadrabili nell’ambito di una pop music internazionale di grande finezza. Ci sono in ogni caso anche tre brani originali, di cui due cantati in lingua sarda con l’intervento delle launeddas di Carlo Mariani.
 
Siamo di fronte ad un progetto coerente ed onesto, che presenta però anche qualche pecca, là dove la Sannia tenta strade emotivamente troppo distanti dal suo mondo. Ad esempio, la Malena della nona traccia, uno dei tanghi più malinconici e drammatici mai scritti, perde molta della sua forza nell’interpretazione della cantante di Iglesias. 
 
Le quarantacinque pagine del libro completano con grazia la narrazione del delicato paesaggio interiore della protagonista. Legatura di valore è pop di ottima fattura, destinato a piacere, per la sua raffinata semplicità, a quanti amano viaggiare e perdersi nei piccoli mondi antichi della memoria.



Tags: Brasile, carioca, legatura di valore, Marco Buttafuoco, mauro ottolini, Peo Alfonsi, recensione, Rita Sannia, samba, sardegna, saudade, sousafono, tango, Toquinho,
20 Ottobre 2010

Oggetto recensito:

Rita Sannia, Legatura di valore, Dodici Lune 2010 (cd + libro)

giudizio:



6.204708
Media: 6.2 (34 voti)

Commenti

Invia nuovo commento

Il contenuto di questo campo è privato e non verrà mostrato pubblicamente.
 
CAPTCHA
Questa domanda serve a verificare che il form non venga inviato da procedure automatizzate
Image CAPTCHA
Enter the characters (without spaces) shown in the image.