Tuona per qualche ora l’allarme sul web. È giallo e la fantasia corre alla ricerca di indizi, di tracce sulla Carta e il Territorio e, a chi ha...
di Lorenzo Monaco
Bertolaso, i trans e...
Che cosa hanno in comune Bertolaso, un informe gruppo di trans, dei batteri provenienti dall'alba del mondo e un fabbro della Londra del 1700? Risposta: il fluttuante e tormentato mondo dei fiumi.
Iniziamo da Bertolaso. Organismo composto, com'è noto, di acqua (circa il 70 per cento) rivestita da polo sportiva o giacca a vento (a seconda delle stagioni). Ma sempre immortalato dalle telecamere mentre corre lungo un paese fragile. Frane devastanti, inondazioni violente, fiumi, falde secche e svuotate che paralizzano industrie, città e agricolture. E maree tossiche , nere e minacciose, che si snodano lungo i meandri. I bertolasi, quando non si rilassano in altri habitat, vivono lì: sono gli uomini delle emergenze (e tacciamo qui sul resto).
Il fabbro. Si chiamava Joseph Bramah e alla fine del secolo della Ragione, ebbe una luminosa idea guardando le tenebre dei pozzi neri della case di Londra (buchi profondi in cui venivano svuotati i pitali degli inglesi). Un'idea tutto sommato semplice: collegare il pitale a un tubo che gettasse i rifiuti umani nei canali. Era nato il WC. Da qui in poi il concime umano non toccherà più i campi, ma andrà direttamente nei fiumi.
E qui arrivano i batteri. Nell'era del post-WC si è reputato necessario arruolarli per eliminare i reflui dell'homo sapiens prima che arrivino ai fiumi. Vivono impacchettati nei depuratori e mangiano con efficienza pasti scanditi dai colpi di sciacquone. Ma la loro biologia primitiva ha un grosso limite: riescono a far fuori suolo la sostanza naturale. E si perdono tutto il resto. Un esempio? I farmaci. O gli ormoni umani.
Ed ecco i trans. Sono nell'acqua. Probabilmente sono dappertutto. Nessuno lo sa con precisione. Nel Po per esempio, gli scienziati del CNR hanno trovato pesci che presentavano ambedue gli apparati riproduttori. A Venezia, piccoli molluschi necessari all'ecosistema stanno diventando tutti femmine. E’ uno slittamento invisibile, nascosto dalle acque opache, dovuto alle sostanze umane che finiscono nelle fogne. Questo inferno tossico succede ogni giorno. In ogni fiume. Sta rivoltando e mutando la natura. Ma non fa notizia, non è un'emergenza. Non vengono stanziati miliardi e appetiti economici. Bertolaso non se ne accorge nemmeno.
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Inserito da Lorenzo Monaco - 13 luglio, 2010 - 16:27
Commenti
Lui no, probabilmente; ma noi
Lui no, probabilmente; ma noi si. Appena ci sveglieremo di soprassalto nella notte perché c'è spuntato dalla pancia uno strano essere famelico e sporco di sangue, nello stile Alien che si rispetti. Esagerato? Possibile. I media ci raccontano come tutto vada bene, che c'è la ripresa, che l'inquinamento sarà risolto con le energie alternative. Certo... Lo dicono le statistiche. Oh, ma sai l'ultima? No. Sai come è scomparsa l'ultima umanità? Per una guerra? No, per una statistica.
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