Sabato qualunque, un sabato italiano
I miei bambini, che frequentano la scuola ebraica, il sabato stanno a casa. Potrebbero alzarsi più tardi e invece alle otto li troviamo immancabilmente nel lettone per ripetere il solito rito settimanale, vedere i cartoni di Taz, il diavolo di Tasmania, e di Leone Cane Fifone. Noi il fine settimana lo passiamo a Torino, raramente andiamo fuori porta. Non siamo tra quelli che dicono week end e neppure lo facciamo (citazione da Camillo Langone, Manifesto della destra divina, Vallecchi editore). Le nostre mattinate cominciano con l'acquisto dei quotidiani - Stampa, Giornale, Corriere della Sera - che quasi mai si possono sfogliare ascoltando l'ultimo disco dei Gorillaz o il primo degli Arcade Fire perché i bambini incombono e i loro gusti anche. La colonna sonora la decidono loro: Lady Gaga, Mikha, Bob Sinclair. E a quel punto si balla.
Mia moglie Francesca tenta di mettere ordine, io cucino. Poi il pomeriggio si fa una passeggiata insieme, se è bel tempo si va al parco, qualche volta sentiamo gli amici con figli anche loro e si combina una pizza tutti insieme, a casa dell'uno o dell'altro. E' probabile a quel punto che la sera ci sia una partita di calcio. Se la Juve gioca in caso esco presto per andare allo stadio, anche se quest'anno lo spettacolo offerto è stato sempre così orribile da suggerire l'alternativa di un buon cinema. Se invece il match va in televisione, i bambini sono estromessi dal salone e retrocessi agli schermi più piccoli. Perché noi in casa di tv ne abbiamo ben quattro, quasi sempre sintonizzati su Mediaset. Siamo una famiglia media di italiani
moderati, il cui capo famiglia è un convinto elettore del centro destra mentre la moglie (purtroppo) è ondivaga. Siamo normali, felici così, banali, e il sabato ci piace tanto. Il sabato qualunque, un sabato italiano, come diceva Sergio Caputo, cantante fuori dal branco sinistro e per questo epurato.
Commenti
Che noia, scusi...per me,
Che noia, scusi...per me, meglio una domenica bestiale, allora!
mah , io ho avuto due figli
mah , io ho avuto due figli che sono stati bambini e di conseguenza altrettanto accaniti consumatori di cartoni animati e delle varie serie della nota mediaset,nn x questo ho smesso di guardare buoni film e farglieli vedere leggere altri giornali e nn nasconderli ,ascoltare musica che fosse anche altra da cristina d'avena!!!nn è che facendo dei bambini dei dittatori si diventa genitori migliori,basisco ad affermazioni del tipo".. di televisori ne abbiamo ben quattro e quasi sempre......"è evidente che nella famiglia normale si pensa che poi tanto avranno modo di entrare nel mondo del lavoro anche senza essere tronisti e veline!sarà merito della scuola ebraica suppongo?quaggiù nella scuola pubblica, si hanno difficoltà a chiarire ai bambini che lo studio non necessariamente conduce lontano da maria de filippi! anzi!! qualora li dovesse portare in un museo che cosa proporebbe? direi che i serafini nelle tavole gotiche potrebbero essere paragonati a ufo-robot,i simboli legati all'iconografia una sorta di oggetti da prendere per passare ad un livello superiore come con la play-station,ecc....! davvero complimenti! seguieremo con interesse lo sviluppo,tra il mettere in ordine della signora e la partita del signore..ah Caputo, ricordo che ai tempi non era inviso al branco sinistro..ma sicuramente è stato epurato e non è stato vittima di altro.
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