Giovanni Battista Menzani - esordiente, architetto - è il George Saunders nostrano. Nelle tredici storie de L'odore della plastica bruciata si ritrova la schizofrenia distopica delle situazioni immaginate dallo scrittore americano: un’umanità andata alla deriva è costretta a barcamenarsi tra i bassifondi di un impero dove il consumismo e l’avidità hanno vinto definitivamente
di Giuseppe De Marco
Toh, ecco il George Saunders italiano. Per scherzo? No, seriamente. Quasi. Perché è vero che Menzani sconta il doppio handicap di essere 1) un “quasi esordiente” (all’attivo solo un paio di saggi sull’architettura contemporanea e un Dizionario biografico fantastico dei piacentini illustri) e soprattutto 2) un “quasi scrittore”, nel senso che di mestiere fa(ceva?) l’architetto. E però ce ne fossero di quasi-scrittori come lui. Che quasi-scrivendo qua e là tirano fuori dal cassetto questi tredici racconti che sono delle piccol
... di caffè: si chiama così uno dei blog più seguiti tra quelli che parlano di letteratura. E ora la sua titolare Noemi Cuffia inizia anche a scriverli, i libri. Il metodo della bomba atomica sembra un romanzo d'amore. E forse lo è, ma è anche molto altro
di Giuseppe De Marco
Sebbene da oggi le toccherà fare i conti con la nuova etichetta di “scrittrice”, Noemi Cuffia, classe 1980, nella vita fa, principalmente, la blogger. Cioè una di quelle attività di fronte alle quali oggi in Italia ci si sente di solito rispondere: “Ah, no, io intendevo cosa fai per lavoro”. E questo nonostante il suo blog Tazzina-di-caffè, sia considerato uno dei più “influenti” (qualunque cosa possa significare) nel panorama letterario italiano. Perché poi, dio la perdoni, il blog in questione è addirittura