LIBRI - NARRATIVA
L'epidemia di tisi, l'amore, la morte e il pessimismo cosmico farebbero pensare a un epigono del Bufalino de La diceria dell'untore. E invece Gli Addii dell'autore sudamericano, pubblicati per la prima volta nel '54, è un lavoro ben diverso, un'opera di surrealismo tragico dove si rimane ammaliati anche senza capirci molto...
di Dario De Marco
Un sanatorio fuori dal mondo, un protagonista votato alla rassegnazione, ombre femminili che gli danzano attorno, medici infermieri e altre irreali comparse, l'amore e la morte, la tisi che non fa soffrire più di tanto ma che aspetta inesorabile in fondo al cammino. Che libro è? Ma certo, Diceria dell'untore, Gesualdo Bufalino. E invece no: si tratta di Juan Carlos Onetti, Gli addii. Certo la suggestione è forte, ma al di là dell'ambientazione, dell'epoca in cui sono stati scritti (nel 1954 Gli addii, mentre la Diceria, anche se uscirà nell'81, era sta
07 Giugno 2012