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MOSTRE

Addio alle planimetrie e ai progetti su carta: alla XII edizione Biennale i padiglioni delle varie nazioni hanno indetto la gara a chi "lo fa più strano", e le archistar giocano a fare gli artisti concettuali


di Chiara Di Stefano

Il lungo percorso comincia all’Arsenale. Lo spazio centrale curato quest’anno dall’architetto Kazuyo Sejima appare lontano dall’idea che i profani possono essersi fatti della Biennale di Architettura. Una sensazione di già visto non appena si palesa di fronte il neon di ingresso, troppo simile a quello di una delle passate biennali di arti visive. Passata un’ampia stanza allestita in modo scarno e sbarrata da un enorme monolite ci si ritrova a passeggiare per i corridoi, pensando di lì a poco di trovarsi faccia a faccia con q
28 Settembre 2010