• Seguici su:
LIBRI PER L'ESTATE

Di recente la nostra letteratura ha contato tanti romanzi ambientati nelle province, piccole storie per raccontare la Storia italiana. Succede anche al libro di Mario Desiati, finalista al Premio Strega con Ternitti. La sua Mimì, donna salentina emigrata in Svizzera e poi tornata a casa, mostra parentele strette con la Modesta di Goliarda Sapienza


di Alessandra Minervini

Finita, o quasi, l'Italia in miniatura, nei romanzi, ultimamente, gli scrittori raccontano le miniature dell'Italia. Piccole storie che tutte insieme fanno Storia. Del resto, la narrativa è fatta di ritorni - non di mode - e anche al Premio Strega, quest'anno, è tornata la provincia. Dei cinque romanzi finalisti, tre sono ambientati nella piccola provincia centromeridionale. Uno di questi è Ternitti, quarto romanzo del pugliese Mario Desiati.   Ternitti è una parola del dialetto salentino. "Lu ternitti è l’eternit": quel composto di cemen
15 Luglio 2011

LIBRI

Ne I cani vanno avanti di Valentina Brunettin la crisi esistenziale di una scrittrice di successo si intreccia con la storia della cagnetta spedita nello spazio


di Giovanni Zagni

La casa editrice Alet inaugura la nuova collana Iconoclasti con il terzo romanzo di Valentina Brunettin. Sul retro di copertina, una definizione da dizionario: "iconoclasta (aggettivo, maschile, singolare) colui che esercita una critica demolitrice e sovversiva delle convenzioni che disciplinano la società". Programma impegnativo.    Ne I cani vanno avanti, in una successione molto rapida di eventi, si intrecciano la crisi esistenziale e creativa di Emma, scrittrice di romanzi di successo insieme al marito, e la storia che insegue e la ossessiona, quella della c
18 Marzo 2010

LIBRI

Pubblicato postumo, Io, Jean Gabin riporta alla luce il talento di Goliarda Sapienza: è la cruda "autobiografia delle contraddizioni" di una scrittrice tra le più significative ma meno conosciute della nostra letteratura


di Alessandra Minervini

Per Goliarda Sapienza vita e letteratura erano profondamente intrecciate tra di loro, non avrebbe mai potuto scrivere soltanto inventando una storia. Chi ha letto L'arte della gioia (e per inciso chi non lo ha letto lo faccia quanto prima) sa quello di cui sto parlando. Lei i romanzi li scriveva sul corpo. Il corpo solido di una carusa tosta che batteva i piedi nella testa. “Sai come sono fatta - aveva detto ad una conoscente tre giorni prima di morire - è possibile che scompaia per un po’ per poi tornare all’improvviso”. L'arte della paragnosta. Così &egr
15 Marzo 2010