Regina di quadri
Non è semplice scrivere una biografia su un personaggio dell'arte come un avvincente romanzo. A meno che il personaggio in questione non sia una delle donne più belle, eleganti e potenti che abbiano attraversato il nostro Novecento. Ci riesce Rachele Ferrario, storica e giornalista, alle prese con una storia importante, quella di Palma Bucarelli, signora dell'arte romana, fondatrice della Galleria d'Arte Moderna, prima a portare in Italia maestri internazionali del calibro di Rothko, Pollock, Kandinskij, sostenitrice dei giovani Schifano e Pascali.
Palma Bucarelli era molto determinata e non aveva certo un carattere facile. Nel 1933 non si presentò davanti a Mussolini proclamandosi fieramente antifascista. Anche nel dopoguerra scoprì quanto fosse difficile (e ancor di più per una donna) lottare contro una società e una cultura conservatrice. Impensabile negli anni '40 proporre i Sacchi di Burri, o mettersi contro il potente Guttuso, voce unica del Partito Comunista. Quando espone la Merda d'artista di Piero Manzoni deve subire addirittura un'indagine parlamentare. Sembra incredibile, oggi che l'arte si fonda sugli scandali e sulla provocazione, ma un tempo era davvero così...
In questa storia ci sono passioni, amori, scandali e tanto, tantissimo, amore per l'arte. In un ambiente di classe, elitario, ricercato. Da leggere assolutamente, Regina di quadri, edito da Mondadori.
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