Alcune ebree ortodosse la usano al posto del velo: si coprono il capo, sì, ma ricordando Lilith, cacciata dal Paradiso perchè troppo sexy
di Antonella Giani
Sbalorditivo come scoprire che Agassi portava il toupet. Alcune ebree ortodosse, invece del velo, si agghindano con splendide parrucche. Sono le donne delle comunità ultraortodosse note come haredim. Mogli così devote da indossare, dal giorno del matrimonio in poi, il velo come fede nuziale, quando non sono obbligate, da usi ancor più rigidi, a radersi il capo, ed escogitarsi poi qualsiasi sistema per coprirlo. Tutto è consentito, dalla garza alla cuffia, alla zazzera finta.
Usanza maturata in seno a una stravagante leggenda mistico ebraica della cabala, la dice lunga sul successivo evolversi rosa dei tempi. Si narra che la prima moglie di Adamo in realtà fosse Lilith, bellezza mozzafiato con una conturbante chioma rossa. Adamo (o lo è o ci fa) trovandosi in imbarazzo con quella donna così spavalda, chiese a Dio di scacciarla dall'Eden. Dio, probabilmente per punirlo della sua sconsideratezza, acconsentì e fece per lui, strappandogli una costola, Eva, che il babbeo accolse subito come più rassicurante e dolce compagna. Chi la fa l’aspetti. La povera Lilith Rabbit divenne la regina dei demoni e dei suoi sogni rimossi e le ebree più scafate, benché ultraosservanti, s’ingegnarono con il sistema della parrucca: i raggiri ai precetti della Torah sono infiniti come i conteggi della cabala.
E a vederle, queste donne, le scapigliate cacciate dall’Eden, e non molto distanti da quelle che si vogliono credere impigliate in burqa e chador, sono fiere. Sono femmine sicure dentro a una storia, alla loro storia, sesso forte di un senso d’appartenenza, sono l’esempio orgoglioso di una connotazione.
Ogni pentola ha il suo coperchio e ogni persona ha bisogno del proprio copricapo, dicevano i vecchi. Come immaginarsi Medusa senza riccioli serpenti, Sandokan o Aladino senza turbante, un vescovo senza mitra, un palestinese senza kefiah e Grace Kelly senza foulard, un frate senza cappuccio e John Wayne senza cappello da cow-boy, Cristo e la regina Elisabetta senza corona, chi di diamanti, chi di spine, Che Guevara senza basco, Madre Teresa senza velo, Charlot, Rockerduck o Stanlio senza bombetta, San Gennaro senz’aureola, Silvan e Paperone senza cilindro, Kojak senza la pelata, Re Sole senza la parrucca, Berlusconi senza il trapianto. Inimmaginabile.
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LA PARRUCCA
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superlativo, e lo dice uno
superlativo, e lo dice uno con la parrucca incorporata
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