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RECENSIAMO TUTTO - REGOLAMENTI

Caro barbone, sono 500 euro: concilia?

L'ultima trovata del Comune - commissariato - di Bologna per fare cassa e combattere il degrado del centro storico: multare i mendicanti, con cifre salatissime. E' il nuovo regolamento di polizia urbana, che entrerà in vigore il 1° marzo. E la città delle Due Torri ormai è rossa solo di vergogna


di Alessandra Testa

 


Primo marzo 2011. Da quel giorno sarà in vigore il nuovo regolamento di polizia urbana approvato dal Comune di Bologna. La giunta, retta dal commissario straordinario Anna Maria Cancellieri che siede sulla poltrona di sindaco da quando si è dimesso Flavio Delbono, ha deciso di indurire le azioni contro il degrado. Passino le multe per i locali fracassoni (quella della movida in centro storico è da sempre un terreno di battaglia fra residenti e polo della notte), passi la mano dura contro chi sporca o disturba la quiete pubblica, ma l’accanimento su clochard, mendicanti e lavavetri proprio non è tollerabile. A maggior ragione in una città che da sempre sventola la bandiera della accoglienza e della solidarietà e in cui è già scoppiato un caso - erano i tempi del Sergio Cofferati "sceriffo"- sul lavoro clandestino svolto dagli stranieri ai semafori che, come tutti sanno, è frutto di un racket di cui i lavavetri sono solo l’anello più debole della catena.
 
Votato il regolamento, subito si sono levate le voci di protesta. Non solo da parte dei partiti di centrosinistra ma anche, e soprattutto, da parte dei sindacati e di quelle associazioni che hanno una lunga tradizione in fatto di lotta alla marginalità, da Piazza Grande all’Avvocato di Strada. Indifferente alle proteste, però, l’amministrazione comunale è andata dritta per la sua strada. Tanto che ancora doveva entrare in vigore che già la polizia municipale era stata messa al lavoro per informare le future vittime del nuovo giro di vite. È dal giorno dopo l’approvazione, infatti, che gli agenti fanno gli straordinari per allontanare, come era previsto peraltro anche dalla precedente normativa comunale, i poveri che chiedono l’elemosina. Per loro le multe sono diventate salatissime: nel peggiore dei casi, la cifra da pagare (ma chi mai la pagherà?) può arrivare fino a 500 euro.
 
Del resto, chi chiede la carità sotto le Due Torri non si nasconde di certo. Anzi, in centro i luoghi della questua sono noti a tutti. Anche se, a dir il vero, ultimamente barboni e senza tetto dormono pure in quei luoghi in cui mai si erano visti prima. I regali, inaspettati, della crisi economica. Uno dei posti più battuti dai senza fissa dimora è, da sempre, lo scalino che si trova davanti all’ex chiesa di via San Felice all’angolo con via dell’Abbadia, proprio nel cuore della città felsinea. È la che spesso i passanti assistono alle simpatiche scenette con cui i vigili urbani cercano di spiegare, a volte con le dovute maniere altre spazientendosi un po’, che lì dal primo marzo non ci sarà più trippa per gatti.
 
In un momento, però, in cui le forze dell’ordine e anche la polizia municipale lamentano carenza di uomini e risorse è a dir poco paradossale che si impieghino anche quattro agenti per sbarazzarsi del carrello della spesa con cui, molto spesso, i clochard trasportano le loro cose nello spostarsi, o meglio nel fuggire, da un luogo di riparo all’altro. È successo. Così come è capitato che alla constatazione "Non faccio niente di male" è seguita la risposta "Questa è la legge". Dura lex sed lex. E già, peccato che la legge dovrebbe essere uguale per tutti. In tutte le città di Italia. Col federalismo, se passerà, sarà ancora peggio.
 
Per ora nessuna multa è stata ancora notificata (anche se i precedenti non mancano), ma presto gli agenti avranno il dovere di farlo. Resta un dubbio: come faranno gli stranieri a sapere dell’esistenza della nuova norma se nessuno glielo comunicherà? E, soprattutto, come faranno a pagare cifre di tali entità se non hanno nemmeno i soldi per garantirsi un pasto caldo? L’unica speranza resta riposta nelle vicine elezioni per il nuovo primo cittadino con l’auspicio che si renda conto che per far cassa, forse, sarebbe anche ora di non andare a bussare sempre alla porta dei più deboli.



Tags: Alessandra Testa, bologna, clochard, lavavetri, leggi, mendicanti, polizia, recensione, solidarietà, vigili urbani,
25 Febbraio 2011

Oggetto recensito:

REGOLAMENTO DI POLIZIA URBANA DI BOLOGNA, IN VIGORE DAL 1° MARZO 2011

 

giudizio:



6.258465
Media: 6.3 (26 voti)

Commenti

....vivo a Bologna da 28 anni

4.05

....vivo a Bologna da 28 anni or sono ma questa poi.....dovevo aspettare il 2011 per vedere questa oscenità. La politica locale va riveduta e le multe vanno indirizzate ad altri soggetti!!!!!

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