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RECENSIAMO TUTTO

Turismo e scultura

In seguito alle proteste della donne del paese, è stata finalmente rimossa la brutta statua di Manuela Arcuri dal lungomare di Porto Cesareo


di Alessandra Minevini


Questa storia ha un inizio desolante e un lieto fine. Iniziamo da questo. Poche settimane fa è stata divelta la statua in pietra leccese raffigurante Manuela Arcuri che, a detta di chi l'ha voluta nel 2002, benediceva il mare e la pesca di Porto Cesareo, località turistica del Salento. Il monumento recava la scritta “Il mare di Porto Cesareo a Manuela Arcuri, simbolo di bellezza e prosperità”. 
 
La decisione della nuova giunta comunale fa seguito a una petizione firmata dalle donne del paese che questa statua proprio non l'hanno mai digerita. Perché la Arcuri e non la tradizionale Madonnina del mare come tutti? E' una domanda che attanagliava anche i turisti che, passeggiando per il lungomare del paese, si ritrovavano di fronte a scenette amene di ragazzini arrampicati lungo le tornite grazie della bella Manu per farsi una foto, spesso toccando il suo posteriore come se fosse un reale portafortuna. Ecco perché.
 
Tutto comincia quando la ex amministrazione locale di Porto Cesareo sente il bisogno di attirare vip nelle sue spiagge così come, secondo loro, avveniva da tempo a Gallipoli. Porto Cesareo cosa ha in meno di Gallipoli? Nulla, a parte un paio di baffetti. L'idea geniale di dedicare a un personaggio dello show biz italico la statua di fronte al mare, una sorta di specchietto delle allodole, pare sia venuta a Gianni Ippoliti. Il noto maître à penser, salentino d'adozione, qualche tempo fa, durante la trasmissione Mi manda Raitre, si è difeso davanti alle mogli dei pescatori salentini dicendo: “Era solo un'idea di comunicazione: volete o no far parlare di Porto Cesareo? (…) Dal 2002 il turismo ha avuto un incremento”. Le donne di Porto Cesareo lo contestano sbalordite. Una di loro prende coraggio e risponde: “La statua ci ha tolto dignità. Io vengo derisa quando dico che a Porto Cesareo c'è la statua di Manuela Arcuri”. 
 
statua arcuri.jpgE finalmente. Come si fa a pensare che un paese a due passi dal barocco di Lecce, circondato dalle più belle spiagge mediterranee, che conserva una riserva marina, dove si mangia la migliore frittura di pesce della Puglia, dove il mare diventa rosa quando il sole ci si spegne dentro abbia bisogno di un marmoreo metro e settantacinque di finta e immobile e brutta sirena (la statua non ha mai reso giustizia alla bellezza della donna che rappresentava) per essere al passo con le località turistiche più in voga? Essere in voga non significa sminuire la propria appartenenza culturale. 
 
Non si vuole togliere nulla a Manuela Arcuri che, peraltro, non ha rilasciato dichiarazioni dopo la rimozione della sua effigie che forse verrà messa all'asta, forse donata in beneficenza (?) o forse diventerà il prossimo argomento di discussione tra le emergenze del Paese. Qui ci interessa un fatto: le donne, quelle in carne e ossa, hanno vinto la loro guerra puglica contro le donne di marmo. Questo sole è per loro.



Tags: Alessandra Minervini, gallipoli, gianni ippoliti, madonnina del mare, manuela arcuri, porto cesareo, puglia, salento, scultura, statua, turismo, vip,
21 Aprile 2010

Oggetto recensito:

LE DONNE DI PORTO CESAREO

giudizio:



6.221052
Media: 6.2 (57 voti)

Commenti

Come darle torto.

9

Come darle torto.

Concordo in pieno.

Concordo in pieno.

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