Militanze

Nati per leggere

Il target più promettente dell’editoria non supera il metro e trenta: sono i bambini fino agli otto anni. Il settore di libri rivolti a loro è in crescita costante da ormai un ventennio, produce più novità del resto del mercato editoriale, con oltre duemila titoli l’anno, e mantiene un livello qualitativo straordinariamente alto. Del resto, come diceva Michel Fournier, che si era molto divertito a scrivere una versione per l’infanzia di Robinson Crusoe, “in letteratura non esistono gerarchie di età o di argomento”.

Se leggere fa bene, sentir leggere da piccoli fa ancora meglio: è provato che la lettura ad alta voce da parte dei genitori in età prescolare aiuta lo sviluppo affettivo e cognitivo dei bimbi che la ascoltano, oltre ad avvantaggiarli nella comprensione dei testi una volta iniziata la scuola.

 

Per incentivare la lettura e l’ascolto a partire dai primissimi mesi di vita, esiste ormai da dieci anni il progetto “Nati per leggere”. Ispirato a iniziative simili partite negli anni Novanta negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, e promosso da associazioni di biblioteche e pediatri, ha coinvolto finora circa 1500 realtà e si è sempre mantenuto libero da ogni legame commerciale. Biblioteche con aree “morbide”, letture di gruppo, spazi attrezzati nelle sale d’aspetto dei pediatri, collaborazioni con scuole e asili nidi. Un’azione capillare e ben più incisiva della recente campagna del Governo, tanto bucolica quanto effimera, “Leggere è il cibo della mente”. Ma che ha ancora enormi possibilità di crescita e diffusione: per saperne di più e magari aderire, che siate genitori, pediatri, bibliotecari o insegnanti, andate su www.natiperleggere.it.

 

Quest’anno “Nati per leggere” inaugura un omonimo premio, rivolto ai migliori libri e progetti editoriali per bambini in età prescolare. C’è tempo per partecipare fino al 31 gennaio, regolamento su http://www.natiperleggere.it/?menuTYPE=CONTENT/menuID=65/AREA=3.